A Palermo si è già accesa la protesta dei percettori del reddito di cittadinanza contro le decisioni del governo Meloni che ha deciso di abolire il sussidio statale ha già a partire dal 2024 con il progressivo taglio dei percettori che avverrà a partire dal 2023. Sono già molteplici le iniziative organizzate nel capoluogo siciliano per protestare contro il provvedimento contenuto nella manovra di bilancio e di fine hanno varato dal nuovo governo nazionale.

Il comitato a difesa del Reddito di cittadinanza

Anche il comitato “Uniti si vince” aderisce alla manifestazione a difesa del reddito di cittadinanza organizzata per martedì 29 novembre. Non solo il reddito di cittadinanza al centro della protesta dei percettori ma anche cara bolletta, carovita, sfruttamento, emergenza disoccupazione. A Palermo tutti i gruppi che in questi mesi stanno protestando per il rincari e l’abolizione dei diritti si riuniranno a Piazza Marina alle ore 9 di martedì 29 novembre per dare vita a una manifestazione che raggiungerà Piazza Indipendenza.

Nel comitato percettori ma anche studenti e lavoratori

Il corteo popolare contro l’abolizione del reddito di cittadinanza è stato lanciato dalle associazioni di percettori volontari, ma l’appello è stato presto raccolto da studenti, lavoratori, pensionati e dal comitato di commercianti “Uniti si vince”. A guidare il comitato composto principalmente da esercenti, Gioacchino Quartararo. “Se non fosse stato per il reddito di cittadinanza tante famiglie e imprese non sarebbero sopravvissute a questa grave crisi economica che ancora oggi continua a mietere vittime di imprese e famiglie. Il reddito di cittadinanza va migliorato NON eliminato, finché il governo non metterà i cittadini in condizione di avere un lavoro dignitoso che gli permetta di alimentare le proprie famiglie.» E continua: «vanno eliminati i tanti privilegi che ancora oggi gravano sulle tasche dei contribuenti e che generano povertà verso i cittadini”.

Non solo reddito ma anche altri temi legati alla società

Quartararo ha promosso negli ultimi mesi la protesta contro le grandi compagnie dell’energia per gli spropositati aumenti di luce e gas, ma oggi prende parola a difesa del reddito di cittadinanza. “Hanno sempre fatto di tutto per dividere le categorie, ma oggi noi diciamo ad alta voce che Uniti si vince. Ci hanno ridotti oltre la soglia della povertà. Chiediamo che i soldi che oggi mancano per supportare la povertà vengano presi dall’abolizione dei finanziamenti ai partiti, l’abolizione delle pensioni d’oro, l’abolizione dei vitalizi, l’abolizione di tutti i privilegi che generano costi extra che ricadono sulle tasche dei contribuenti”.

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