Nella giornata odierna, un esemplare di tartaruga specie Caretta Caretta è stata rilasciata in mare dal personale dell’Istituto zooprofilattico della Sicilia e della Capitaneria di porto di Palermo.
L’esemplare, una femmina adulta di circa 24 kg. era stato recuperato in data 23 gennaio 2023 dal personale della Capitaneria di porto di Mazara del Vallo ed affidato al Centro Regionale Zooprofilattico per le cure.
La tartaruga, una specie minacciata ed in via di estinzione a causa di diversi fattori, tra cui il degrado delle coste, la pesca accidentale e la minaccia dei predatori nei punti di nidificazione, al momento del ritrovamento presentava una “rete fantasma” attorcigliata attorno ad una pinna che non gli permetteva di muoversi liberamente.
Accertata la guarigione, la tartaruga è stata trasportata tramite una motovedetta della Guardia Costiera in mare aperto e liberata.
Con l’occasione, la Guardia Costiera invita tutti i cittadini a voler segnalare con tempestività al numero blu emergenze in mare 1530 o al numero unico di emergenza 112 tutti gli avvistamenti o eventuali spiaggiamenti di specie protette ferite o in difficoltà (tartarughe marine, delfini, cetacei, ecc.), al fine di poter attivare la rete di soccorsi e l’intervento immediato del personale specializzato (biologi marini, medici veterinari, ecc.) teso al salvataggio di queste specie, molte delle quali in via di estinzione.
Un mese fa nelle acque del porto di Messina, i carabinieri del nucleo Subacquei del capoluogo peloritano hanno individuato e soccorso un esemplare di tartaruga marina caretta caretta in difficoltà in quanto parzialmente aggrovigliata in uno spezzone di rete che ne impediva il normale movimento in acqua.
I militari dell’arma, dopo aver recuperato l’esemplare, a bordo della loro motovedetta, lo hanno liberato dai fili di nylon che ostruivano una pinna bloccandone i normali movimenti e, successivamente, considerate le precarie condizioni dell’arto, hanno affidato la tartaruga marina al Centro di Pronto Intervento Tartarughe Marine delle Isole Eolie per gli esami e le cure del caso.