Recovery Fund e Mario Draghi sono i temi trattati nel corso di una intervista di Gaetano Armao, vice presidente Ars e assessore regionale all’Economia, in occasione di una tavola rotonda con altri rappresentanti regionali europei in cui si è parlato del piano di risanamento dell’Europa post Covid e di regioni periferiche.
“Si è registrato un impatto drammatico, soprattutto nelle economie più deboli – ha detto il vice presidente dell’Ars – Alcune regioni hanno incrociato una crisi da Covid ad una fase in cui non avevano ancora recuperato dalla crisi economica”. Da qui un bisogno del Recovery Fund visto che pesantezze arretrate , pandemia, lentezza della reazione alla crisi affossano la Sicilia. “Dopo il tonfo del lockdown nelle regioni più deboli il recupero sarà più lento e il Recovery Fund deve consentire una reazione più veloce”.
Armao ha affrontato il tema delle polemiche sul mancato coinvolgimento dei sindaci nelle scelte del Recovery. “Il sistema del Recovery è multilivello e ha una forte integrazione nelle scelte. In Italia si è detto molto sul piano dei principi e sul piano del coinvolgimento delle Regioni e degli enti locali, purtroppo a livello di Governo centrale si è fatto poco. Si è rinviato tutto ad un livello centrale rinviano ad un secondo momento il dialogo con gli enti locali. La Regione Sicilia, invece, ha già raccolto idee e progetti dagli amministratori locali.
Secondo l’assessore all’Economia siciliano. il piano di risanamento dovrebbe riuscire a mitigare le differenze del Mezzogiorno con il resto del Paese. “Il recovery è un risarcimento o lo vogliamo usare come la leva per superare gli atavici problemi della realtà italiana che non è ancora riuscita a risolvere il problema del divario Nord-Sud? Riteniamo che il Recovery debba rendere competitivo il sistema Paese”.
Affondo sul Governo Conte di Armao e il “benvenuto” Draghi. “E’ giunto il momento delle competenze. Il paese ha bisogno di competenze specifiche al posto giusto. Auspico un governo duraturo e che ci possa dare piene interlocuzione. Draghi conosce la realtà economica del Paese e avremo un interlocutore molto attento che si appresta a prendere decisioni epocali”.