Palermo

Rebus Commissioni, alla ricerca di una soluzione condivisa “bozza è solo ipotesi di lavoro”

Non tutto è pronto per la soluzione del rebus Commissioni parlamentari all’Ars. La bozza di composizione delle nuove commissioni che circola non sarebbe definitiva: tutt’altro.

La precisazione della Presidenza dell’Ars

Appena un paio d’ore dopo la pubblicazione delle indiscrezioni (non di una nota si è mai trattato) da parte di BlogSicilia arriva la precisazione della Presidenza Ars “E’ stata diffusa a mezzo stampa on line la distribuzione dei nominativi dei deputati dell’ARS in seno alle Commissioni legislative permanenti e alla Commissione UE in vista del prossimo rinnovo delle stesse, compilata in ossequio alle designazioni pervenute dai Gruppi parlamentari” si legge nella nota della Presidenza dell’Assemblea

Solo una ipotesi di lavoro

“Al riguardo si precisa -continua la nota della Presidenza – che si tratta di una bozza ad uso esclusivamente interno – impropriamente distribuita – non attuale in quanto risalente a talune settimane fa. Essa quindi è da considerarsi una ipotesi di lavoro provvisoria suscettibile di variazioni o modifiche che possono intervenire fino al momento in cui l’Assemblea sarà chiamata a procedere all’elezione delle Commissioni”.

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La bozza contestata

Ieri doveva essere la giornata della chiusura del dilemma ma così non è stato. La decisione è stata rinviata alla prossima settimana perché mancano ancora i nomi nelle caselle che dovranno essere occupate dai deputati di Diventerà bellissima e Fratelli d’Italia, i più vicini al Presidente Musumeci. Ma a prescindere da queste caselle ancora vuote i nomi ci sono tutti e sono distribuiti nelle varie commissioni. BlogSicilia ne ha preso visione e ve le racconta pur se tale bozza non è stata distribuita

L’ira degli ortodossi

Di fatto la struttura che viene ipotizzata conferma l’azzeramento degli incarichi di presidenza gli ortodossi di Forza Italia, o dissidenti se visti dalla parte dei lealisti del coordinatore Gianfranco Miccichè.

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Cosa sarebbe successo

Saltano le presidenze di Riccardo Savona (bilancio), Margherita La Rocca Ruvolo (Sanità) e Stefano Pellegrino (Affari Istituzionali) e i tre deputati vengono piazzati in caselle che di fatto ne impediscono l’indicazione alla presidenza. Savona si ritrova in prima (Affari Istituzionali e in quinta ( Cultura e lavoro) commissione; La Rocca Ruvolo solo in terza (Attività Produttive) e Pellegrino solo in IV, Ambiente e territorio.

Le indicazioni per i lealisti

Le presidenza azzurre indicate sono solo due e si tratta di lealisti: Bernadette Grasso e Tommaso Calderone che viaggiano verso la presidenza della IV Commissione, Ambiente e della III, Attività Produttive mentre la Commissione bilancio potrebbe andare all’opposizione, al pentastellato Nuccio Di Paola

I tentativi di pace

Durante gli incontri per tentare la pace sul piatto, nelle scorse ore, era stata messa anche la rinuncia all’azzeramento delle Commissioni in virtù del fatto che mancano ormai sei mesi alla fine della legislatura. Quando mancano poche ore alla riunione romana del pomeriggio sulla situazione della coalizione in Sicilia in vista delle elezioni, questa bozza rimette tutto in discussione e torna a gettare benzina sul fuoco della polemica

Pd e 5 stelle insistono

Rinunciare all’azzeramento, per quanto sarebbe utile alla pace interna a Forza Italia, creerebbe, però, un vulnus non indifferente in aula. Le opposizioni Pd 5 stelle che avevano chiesto questo passaggio adesso sottolineano come tornare indietro non sia una strada praticabile.

I giallorossi all’Ars adesso chiedono le presidenze promesse e sottolineano come l’aula non possa essere ostaggio delle beghe politiche interne alla maggioranza e in particolare a Forza Italia.

Il chiarimento e il dibattito ‘riaperto’

Forza Italia sembra essersi infilata in un vicolo senza uscita ma adesso la precisazione della Presidenza dell’Ars riapre alla discussione anche se una marcia indietro sull’azzeramento delle Commissioni appare complessa. La strada passa da una soluzione condivisa già proposta al tavolo della trattativa interno a Forza Italia ma arriva fino al vertice con gli alleati

 

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