Potrebbe finire anche in Sicilia il razzo cinese che sta precipitando sulla Terra. Lo dicono i nuovi aggiornamenti sulla caduta del razzo cinese «Lunga Marcia», prevista domani sera.
In base alle previsioni attuali di caduta, la Protezione Civile ha fatto sapere che, dalle misurazioni, non si possono ancora escludere tre differenti traiettorie verso l’Italia. Queste ultime potrebbero interessare il Centro-Sud, in particolare Lazio (da Latina verso Sud), Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia.
Di ora in ora si fanno sempre più accurate le previsioni sulla caduta dello stadio centrale del razzo cinese «Lunga marcia 5B», in rientro incontrollato in atmosfera. Le ultime stime aggiornate, elaborate dall’americana Aerospace Corporation, collocano l’evento intorno alle 20.26 (ora italiana) di sabato 30 luglio, con un’incertezza di circa 6 ore. La situazione rimane comunque in evoluzione: il margine di errore rimarrà sostanziale fino all’ultimo.
Il Centro Space Situational Awareness di Poggio Renatico, in coordinamento con il Comando delle Operazioni Spaziali (COS) della Difesa, che opera alle dipendenze del Comando Operativo di Vertice Interforze (Covi), sta monitorando il rientro incontrollato nell’atmosfera del secondo stadio del razzo cinese, che il 24 luglio scorso aveva portato in orbita il modulo Wentian della stazione spaziale della Repubblica Popolare Cinese. Ad oggi, l’ingresso nell’atmosfera è stimato nella tarda notte di sabato 30 luglio.
Ieri c’è stata una riunione del Comitato operativo nazionale della Protezione civile, convocato dal capo dipartimento Fabrizio Curcio per fare il punto sul rientro sulla Terra del secondo stadio del lanciatore cinese PRC-CZ5B: è comunque ritenuta bassa la possibilità che uno o più frammenti del razzo possano colpire l’Italia, ma non è ancora possibile escluderla totalmente.
Nel maggio 2020 frammenti di un altro lanciatore Lunga Marcia 5B cinese erano finiti in una zona popolata dell’Africa, in Costa d’Avorio, e avevano danneggiato edifici ma senza causare feriti.