“Tornare dopo anni al razionamento dell’acqua non solo è mortificante per la città, ma dimostra una mancanza di programmazione e gestione delle risorse. Ci sono infatti finanziamenti europei e regionali a cui si può attingere, e non si capisce come mai l’amministrazione sembra non tenerne conto”. Duro l’attacco del consigliere Fabrizio Ferrandelli.
“Emergenza e razionamenti annunciati, poi smentiti. Un balletto di dichiarazioni che mi auguro non serva solo a fini elettorali – precisa Ferrandelli. Il mio timore è che dal 5 marzo i palermitani possano avere un brutto risveglio con i rubinetti a secco – prosegue -. Timore che, è bene ricordare, per alcuni cittadini residenti in periferia, è già realtà. Ci sono zone infatti che vivono già da tempo l’emergenza acqua, con turnazioni continue. Tubature vecchie e blocchi costanti per evitare che possano scoppiare e lasciare l’intera area senza una goccia d’acqua. Di cosa stiamo parlando allora?”
“Ritengo che questa amministrazione debba assumersi le proprie responsabilità. È finito il tempo delle promesse e dei proclami – conclude -. Che si faccia almeno chiarezza sulle reali condizioni del sistema idrico cittadino. Per questo motivo ho chiesto e ottenuto un’audizione con i vertici dell’Amap: per avere quelle risposte che ai cittadini vengono ancora negate”.