“Allarmante” per la Fp Cgil Palermo e la Cgil Palermo il quadro della sanità palermitana che emerge dai dati pubblicati dall’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.
Tra le 12 aziende ospedaliere italiane con le peggiori performance, segnate col bollino rosso, nel monitoraggio delle performance delle aziende sanitarie relative al 2021, compaiono all’ultimo posto due aziende palermitane: Villa Sofia Cervello e Ospedale Civico.
Gli ospedali riuniti Villa Sofia Cervello sono ultimi per bassa performance nella classifica degli ospedali con meno di 700 posti letto e l’ospedale Civico Di Cristina Benfratelli è ultimo nella classifica con più di 700 posti letto. La valutazione non ha riguardato le Asp.
“Il quadro che viene fuori sulla performance delle aziende sanitarie palermitane è a dir poco allarmante – dichiarano il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca, la segretaria Cgil Palermo Laura Di Martino e il responsabile medici della Fp Cgil Palermo Mimmo Mirabile – Gli indicatori sui quali sono state valutate le aziende ospedaliere riguardano, ad esempio, i tempi di attesa per una operazione, i tempi di attesa al pronto soccorso, l’appropriatezza delle cure, l’efficienza e l’attrattività. Ebbene, o sarebbe meglio dire ‘è male’, andando a guardare i dati nel dettaglio, i due nosocomi palermitani sono all’ultimo posto nelle rispettive categorie in tre delle cinque aree prese a riferimento: accessibilità, governance dei processi e investimenti. Gli ospedali riuniti Villa Sofia Cervello sono anche al terzultimo posto nell’area personale”.
Entrambe le aziende palermitane risultano con il più alto costo del personale a tempo determinato e flessibile in rapporto al personale a tempo indeterminato.
“Questo vuole dire che Civico e Villa Sofia-Cervello sono anche le aziende con il più basso numero di personale strutturato o, se si vuole, con il più alto numero di precari – aggiungono Cammuca, Di Martino e Mirabile – L’ospedale Civico, inoltre è ‘vicecampione’ fra gli ospedali con più di 700 posti letto nella classifica per abbandoni del pronto soccorso e quart’ultimo per tempi di permanenza superiori alle 8 ore. Fa ancora peggio Villa Sofia Cervello, piazzandosi all’ultimo posto fra le aziende con meno di 700 posti letto. Occupano entrambe l’ultimo posto della classifica che considera come parametro l’obsolescenza del patrimonio. E Villa Sofia Cervello è anche l’azienda con le apparecchiature più vetuste”.
Va un po’ meglio a Palermo per il Policlinico “Paolo Giaccone”, che però è ultimo fra le aziende universitarie con meno di 700 posti letto per la governance dei processi.
“L’analisi restituisce un’Italia a due velocità, con le 9 aziende al top tutte al Nord e con 11 su 12 aziende da bollino rosso tutte al Sud – proseguono Cammuca, Di Marino e Mirabile – E il progetto di autonomia differenziata portato avanti dal governo, e a cui il presidente della Regione Renato Schifani ha prontamente aderito, amplificherà in maniera devastante le diseguaglianze. Non c’è più tempo. Occorre subito mobilitarsi a difesa del sistema sanitario pubblico e universale, che si ritorni ai principi fondamentali fissati della legge 833/78 che ha istituito il servizio sanitario nazionale e che venga garantita universalità, uguaglianza, equità nelle cure”.