Palermo

Compagno di scuola minacciato con un coltello per la bici, arrestato 14enne

Due ragazzi avrebbero accerchiato e minacciato con un coltello un compagno di scuola per portargli via la bici. La polizia di Stato ha arrestato ieri pomeriggio un ragazzo di 14 anni, e denunciato un coetaneo, per un tentativo di rapina avvenuto non lontano dall’Alberghiero, l’istituto che frequentano tutti i tre giovani. Tutto è successo alle 7.50, poco prima che suonasse la campanella. La vittima, anche lui di 14 anni, stava raggiungendo l’istituto quando i due coetanei lo avrebbero bloccato nel tentativo di terrorizzarlo e rubargli la bicicletta. La vittima ha iniziato ad urlare facendo fuggire i due ragazzini.

L’ntervento della polizia

Le grida hanno attirato l’attenzione di altri studenti e passanti, alcuni dei quali sono riusciti a fotografare la coppia di rapinatori. Ancora sotto choc il giovane si è diretto verso scuola, ha utilizzato una catena per legare la bici a un cancello e si è rivolto alla preside prima di chiamare il 112. Sono intervenuti gli agenti del commissariato San Lorenzo hanno bloccato il presunto rapinatore proprio all’uscita da scuola e lo hanno perquisito: il giovane aveva in tasca un coltello da cucina, lo stesso che avrebbe utilizzato poco prima per minacciare lo studente.

L’arresto e la denuncia

Dopo gli accertamenti uno dei quattordicenni è stato denunciato a piede libero mentre l’amico è stato arrestato e portato al Malaspina in attesa dell’udienza di convalida.

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Ennesimo caso di violenza

Il caso di ieri, però, è solo l’ennesimo registrato nell’ultimo periodo. “Purtroppo i casi sono in aumento e notiamo – afferma Claudia Caramanna, procuratrice dei minori – un’aggressività sempre crescente. Così come appare preoccupante anche la disponibilità di armi o di semplici coltelli il cui utilizzo, superficiale e istintivo, può condurre a esiti particolarmente gravi per le vittime. E’ necessario intervenire preventivamente cercando di intercettare il disagio o la rabbia di questi giovani, e in questo senso è fondamentale l’apporto delle famiglie e delle scuole. Alla base, a volte, ci sono banali liti ma a volte il problema va ricercato nella loro volontà di imporsi con la forza, non comprendendo le conseguenze delle proprie azioni su se stesso e sugli altri”.  La direzione scolastica dell’Ipssar Cascino ha convocato un consiglio di classe per affrontare il tema e studiare possibili correttivi.

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