Sono riusciti ad entrare negli uffici di un distributore di benzina. Aprire la cassaforte e portare via 25 mila euro. Ma le banconote sono state macchiate dalla vernice del dispositivo antirapina. È successo al distributore di carburante Q8 che si trova sulla statale Palermo-Agrigento nel territorio di Misilmeri. È successo nella notte, quando i malviventi sono entrati in azione sfondando il vetro della finestra di un capannone alle spalle dell’impianto.
Hanno passato al setaccio l’area adibita a ufficio amministrativo e poi hanno staccato i cavi della centralina collegati a una delle casseforti. Erano ben attrezzati: utilizzando un flex, infatti, sono riusciti ad aprire una delle due, che conteneva circa venticinquemila euro. L’allarme di sicurezza ha però fatto scattare il dispositivo che macchia le banconote e gran parte del bottino è stato lasciato sul posto, mentre il resto è inutilizzabile. Il colpo è così andato in fumo, ma adesso è caccia a chi è entrato in azione. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno trovato il denaro abbandonato per terra. I militari hanno effettuato i rilievi e avviato le indagini per risalire ai responsabili. Al vaglio ci sono le immagini delle telecamere della stazione di servizio che potrebbero avere immortalato i malviventi.
Individuato e fermato in nemmeno 12 ore dopo un assalto ad un benzinaio. I carabinieri di Misterbianco hanno fermato un incensurato di 37 anni di Paternò, per rapina a mano armata ai danni di un distributore di benzina. Un 35enne di Paternò, impiegato in una stazione di servizio di via Gelso Bianco, si è recato presso una banca di via Garibaldi di Misterbianco per versare tutto l’incasso della giornata, pari a 2.200 euro. In particolare, l’impiegato era giunto con la sua auto davanti all’istituto di credito, dove però ad attenderlo c’era il rapinatore che lo ha aggredito.