Nuovo colpo della banda spacca vetrine a Palermo. Avrebbero agito quasi indisturbati riuscendo a forzare una saracinesca, mandando in frantumi una porta a vetro e portando via quasi diecimila euro tra Gratta e vinci e contanti. Tutto grazie al fatto che, proprio in quel momento, il sistema di allarme era stato staccato manualmente a causa del vento.
Un furto è stato messo a segno la scorsa notte nella tabaccheria di via Maggiore Toselli, a pochi passi dalla sede dell’Inps di Francesco Laurana.
La ricostruzione dei fatti
Secondo quanto ricostruito i ladri – tre persone con il volto coperto da un cappuccio – sono arrivati davanti alla rivendita intorno all’una e mezza. Prima avrebbero rotto la serratura della saracinesca riuscendo ad aprirla. Poi, con l’utilizzo di un piede di porco o di una spranga di ferro, hanno fatto leva tra i battenti della porta a vetri mandandola in frantumi. Infine, come ripreso dalle telecamere, avrebbero spaccato uno dei separatori in vetro messi a protezione del bancone dietro cui c’erano sigarette, soldi e tutto il resto.
A quel punto i tre ladri hanno aperto e svuotato un cassetto dentro cui erano custoditi i contanti – tra i duemila e i tremila euro – e preso uno degli espositori in cui c’erano circa settemila euro di Gratta e vinci. Quindi la fuga, probabilmente a bordo di un mezzo parcheggiato nei paraggi della tabaccheria. Ad accorgersi del furto è stato uno dei commercianti vicini che questa mattina, ha visto vetro sul marciapiedi, la saracinesca alzata ma nessun al suo interno.
Polizia ha acquisito immagini videosorveglianza
Il titolare della rivendita, Giuseppe Madonia, è arrivato davanti alla sua attività e ha chiamato la polizia. “Mi hanno fatto un grosso danno, purtroppo l’allarme non era in funzione”, il tabaccaio mentre accoglie i suoi clienti. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia dell’Ufficio prevenzione generale, che hanno acquisito le immagini riprese dalle telecamere di sicurezza, e il personale della Scientifica che ha eseguito i rilievi su alcune impronte digitali che i ladri potrebbero aver lasciato sui vetri o sul bancone.
Gli interrogativi sull’allarme
Ma perché l’allarme non è entrato in funzione? Dalle prime informazioni l’impianto non sarebbe entrato in funzione perché staccato manualmente per via del maltempo. Sembra infatti che dalla centrale operativa dell’istituto di vigilanza privata avessero disattivato il sistema perché a partire dalle 23 di ieri sera, a causa del forte vento, arrivavano continui alert che poi si rivelavano falsi. I ladri, quindi, avrebbero avuto inconsapevolmente il campo libero per mettere a segno il furto e scappare.
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