E’ entrato dal balcone in casa di due anziani a Palermo. Un uomo è salito al primo piano dell’abitazione in via Salita di Sant’Antonio, alla vucciria.
Stavolta i proprietari non si sono intimoriti. Hanno reagito e si sono avventati contro. Il giovane è così fuggito dal balcone. I due coniugi hanno chiamato i carabinieri del nucleo radiomobile che hanno acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza e stanno cercando l’autore di questa tentata rapina.
L’arresto per rapina a Palermo
Un trentaduenne di Palermo, Gaetano Lazzara, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver tentato ieri sera una rapina a mano armata alla gioielleria Campo di via Inico a Menfi, nell’Agrigentino. Il presunto rapinatore è stato sorpreso all’interno dell’esercizio commerciale, dal quale era partita la segnalazione telefonica, e non ha opposto resistenza.
Sequestrata l’arma
I carabinieri hanno sequestrato il revolver che era completo di 6 cartucce calibro 380. La pistola aveva la matricola abrasa. Il palermitano, accusato di tentata rapina aggravata, è stato trasferito nel carcere di Sciacca dove dovrà restare, in attesa dell’udienza di convalida. La gioielleria Campo, lo scorso luglio, aveva già subito una rapina: vennero portati via preziosi ed orologi dal valore di oltre 800 mila euro.
La rapina di luglio
Tre banditi assaltarono la gioielleria con una pistola immobilizzando i dipendenti e un cliente, rinchiudendoli in uno stanzino, e fuggendo con gioielli e orologi per un valore stimato in 800 mila euro. Uno dei malviventi, a volto scoperto, si è finto un cliente per farsi aprire la porta blindata. Venne poi ritrovata, completamente distrutta dalle fiamme, in contrada Terranova, nelle campagne di Menfi, la Fiat Panda utilizzata per scappare da via Inico dopo la rapina. La macchina è risultata essere di proprietà di una giovane donna di Ficarazzi, nel Palermitano, che ne aveva denunciato il furto a metà dello scorso giugno.
Menfi sotto choc
La comunità di Menfi subì il contraccolpo rispetto a quanto accaduto. per settimane non si è parlato di altro. I tre delinquenti immobilizzarono, con delle fascette di plastica, i tre impiegati della gioielleria e un cliente. Pare, ma non ci furono conferme istituzionali al riguardo, che i tre rapinatori avessero una forte inflessione palermitana. Criminali che riuscirono a svaligiare la cassaforte della gioielleria che, nell’esatto momento in cui fecero irruzione, pare fosse aperta. Le fulminee ricerche dei carabinieri, andate avanti per l’intera notte, non permisero di rintracciare i delinquenti.
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