Si alzano i toni in casa Rap. Dopo la volontà espressa ieri dal presidente Giuseppe Todaro di convocare i sindacati presso la sede dell’azienda in piazzetta Cairoli, dalle sigle dei lavoratori è arrivato un secco “no”. In una nota congiunta e firmata dagli esponenti di punta di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, i rappresentanti dei dipendenti della società Partecipata hanno declinato l’invito del massimo esponente della governance aziendale, ritenendo lo stesso “non proficuo”.

I sindacati: “Confronto con sindaco e assessore”

Motivazioni che i sindacati mettono nero su bianco, sottolineando che da parte loro è stata espressa “apposita esigenza di confronto al sindaco e all’assessore ai Rapporti con Rap“. Una richiesta di confronto che arriva a pochi giorni di distanza dall’ultimatum espresso dal primo cittadino Roberto Lagalla qualche giorno fa, ma soprattutto dopo il pesante affondo di Pietro Alongi, esponente in Giunta legato a Forza Italia, che ha definito “ingiustificato” il ritiro della firma dagli accordi sui doppi turni proprio da parte dei sindacati. “Ritenendo non proficuo un confronto fra le parti in assenza del socio unico (Comune di Palermo n.d.r.) – aggiungono i sindacati -, si declina l’invito e si resta in attesa di convocazione da parte della proprietà, ovvero il Comune di Palermo“. Niente incontro fra le parti aziendali quindi, in attesa che da Palazzo delle Aquile arrivi qualche segnale di riavvicinamento.

Partito il piano anti-emergenza rifiuti

Intanto, nella giornata di ieri, l’azienda Rap ha lanciato il piano per ritirare i rifiuti rimasti in arretrato sui marciapiedi del capoluogo siciliano. Decine gli interventi condotti dalle maestranze della società Partecipate, sostenuti nell’opera di ripristino del decoro urbano dai dipendenti di cinque aziende private, così come deciso nel tavolo tecnico tenuto fra la governance di Rap e i vertici del Comune di Palermo. Per le aziende private, sarà possibile noleggiare autocompattatori e pale meccaniche al fine di ripulire quei punti critici in cui un intervento ordinario è impossibile. Inoltre, dagli uffici è arrivato il trasferimento temporaneo di trenta unità di personale interno verso la raccolta indifferenziata e quella “porta a porta”. Ciò almeno fino a domani, quando la governance della società Partecipata incontrerà di nuovo i sindacati per cercare un punto di congiunzione su posizioni che, ad oggi, sembrano abbastanza distanti.

La lettera del presidente Todaro

Una situazione complessa sulla quale il presidente di Rap Giuseppe Todaro ha scritto una lettera diretta gli organi d’informazione cittadini. “Ogni sacchetto rimasto a giacere più del dovuto è figlio di anni e anni di emergenze affrontate con soluzioni tampone, di gestioni poco lungimiranti o superficiali, di accordi mancati o sbagliati, di carenza di dialogo e pianificazione tra Azienda e Comune. Una sfilza di errori, omissioni o anche semplici leggerezze che hanno portato alla situazione odierna. Con una società che fatica a fare l’ordinario con le proprie forze e con risorse sempre più carenti, anche a causa – non smetterò mai di sottolinearlo – di comportamenti scorretti da parte di una fetta importante di cittadini vocata all’inciviltà e poco propensa a fare la propria parte, soprattutto quando dovrebbe dare un contributo pagando la Tari”.

“Bisogna pianificare il futuro”

Il processo di cambiamento auspicato dal sindaco Roberto Lagalla non è quindi diventato realtà, quantomeno non ancora. Fatto che limita le scelte e le azioni aziendali, al netto di una programmazione su cui, a giudizio di Todaro, si dovrebbe fare di più. “Oltre a spalare ciò che si accumula per strada, bisogna pianificare e costruire il futuro con azioni mirate che richiedono tempi lunghi non solo di esecuzione, ma anche di gestazione. Del resto, i mezzi non si acquistano in un giorno. Le nuove assunzioni non si perfezionano dall’oggi al domani e anche gli spazi in discarica bisogna programmarli, progettarli, sottoporli a lunghi e complessi iter autorizzativi, rimodularli in base alle prescrizioni, e così via. Per non parlare degli accordi con i partner o dei nuovi step della raccolta differenziata”.

Servirà tempo per risolvere i problemi

Uno sfogo, quello del presidente di Rap, che si conclude con la presa d’atto che servirà tempo per risolvere i problemi dell’azienda. E fino al raggiungimento dei vari step del piano previsto dell’azienda, le bocche rimarranno cucite. Tutto questo non si fa in un giorno. Così come non basteranno pochi mesi per definire il percorso disegnato nel piano industriale. Da questo momento, ho deciso che parlerò solo con i fatti e a conclusione di ognuno degli step programmati per affrontare non solo l’emergenza quotidiana, ma anche quella strutturale. Per tutto il resto – e per tutte le segnalazioni legate al quotidiano accumulo dei rifiuti o alle criticità che si registrano giorno per giorno – potete fare riferimento ai tradizionali canali: lo staff risponderà nel dettaglio sulle attività svolte nei singoli quartieri e nelle singole vie”.

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