“Ho fatto la cosa migliore nelle peggiori delle condizioni“: con queste parole Girolamo Caruso ha annunciato le sue dimissioni dal ruolo di amministratore unico di Rap. Anni tribolati, quelli di Caruso, alla guida dell’azienda: dai rifiuti nello spiazzale del TMB di Bellolampo alla gestione del servizio di raccolta in una evidente situazione di carenza di personale. Un periodo però improntato, come ricordato dall’ex dirigente dell’Enel, anche al rilancio dell’azienda, attraverso progetti in house e al lancio del piano assunzioni. Fine dell’incarico che, di fatto, apre le porte all’instaurazione del nuovo Consiglio d’Amministrazione che, secondo le previsioni della vigilia, dovrebbe essere guidato da Giuseppe Todaro.
Girolamo Caruso annuncia le dimissioni
Una decisione che, scrive Caruso nella sua lettera alla stampa, “è stata maturata in considerazione di due ragioni: la prima è quella di aver avviato e reso concreto il rilancio dell’Azienda e la seconda è quella di rendere più semplice il raggiungimento di nuovi equilibri che la compagine politica impone. Ho consapevolezza e certezza di aver lavorato bene in questi quasi 2 anni di Rap, di lasciare molti più estimatori che nemici, di aver servito la mia Città con efficienza, efficacia (per quanto possibile) e coraggio. Lascio un’Azienda parecchio migliore rispetto a quella che ho trovato. Sono anche certo che le importanti sfide che ci sono dietro l’angolo verranno egregiamente combattute e risolte”.
Poi però l’ex dirigente dell’Enel ricorda alcuni dei problemi che ha dovuto affrontare in questi due anni. “Non ho trovato alcuna idea concreta mirata alla “voglia” di un vero rilancio industriale. Siamo riusciti a progettare “in house” impianti di vario tipo a valere su fondi extra Comunali (Pon Metro, PNRR, Cipe) del valore di oltre 70 milioni, impianti oggi tutti in iter autorizzativo e mirati a produrre reddito in seno al Polo impiantistico di Bellolampo. A ciò giunti, posso solo affermare (prendendo a prestito le parole di uno scrittore americano) che “ ho fatto la cosa migliore nelle peggiori delle condizioni” e ribadire, ancora una volta, che ho avuto l’onore di lavorare per la mia Città (peraltro a titolo gratuito)“.
I problemi trovati da Caruso
Carenze che hanno riguardato, inevitabilmente, il personale di Rap. “Ho trovato una carenza di risorse umane di oltre 800 persone. Siamo riusciti, dopo anni ed anni di immobilismo, ad avviare il concorso per 46 autisti e 306 operai, risorse che entreranno in azienda entro luglio. Ho trovato un parco automezzi di età media pari ad oltre 14 anni. Siamo riusciti, anche qui dopo anni di immobilismo, a progettare “in house” capitolati tecnici per oltre 280 automezzi/attrezzature e trovare i correlati finanziamenti (Pon Metro) pari a oltre 32 milioni. Automezzi e attrezzature in consegna a partire da questo fine mese di aprile”.
Il caso Bellolampo
Parentesi poi sulla situazione del polo impiantistico di Bellolampo. “Ho trovato la discarica di Bellolampo invasa da 110.000 tonnellate di rifiuti “a cielo aperto” (cioè i rifiuti di 4 mesi di Palermo) e una situazione economica a dir poco tragica discendente, tra l’altro, dai 35 milioni di extracosti “bruciati da Rap” negli anni 2019 e 2020. Siamo riusciti, con competenza gestionale analitica e progettuale, a trovare una disponibilità in discarica (cosa a cui nessuno aveva mai pensato) di oltre 600.000 mc di capacità di abbancamento (cioè 2 anni di rifiuti di Palermo), evitando costi alla Città per oltre 80 milioni di euro (per trasporto e abbancamento di rifiuti sulla penisola o all’estero) che avrebbero determinato il fallimento di Rap (verosimilmente anche il default del Comune) e il raddoppio della Tari”.
“Oggi a me la soddisfazione che la lungimiranza della mia decisione di quasi 2 anni fa è stata vincente considerato che la “montagna” di rifiuti è ormai azzerata e che la situazione si è finalmente normalizzata dopo 3 anni. Concludo – scrive Caruso -, con la trasparenza e la sincerità che hanno sempre segnato il mio percorso, che sono un Ingegnere e come tale baso le mie valutazioni e le mie strategie su oggettivi modelli matematici per cui, se su 1.533 dipendenti ne lascio soltanto uno o, forse, due armati di spirito ostile e sleale, ciò è veramente poca cosa“.
Le reazioni alle dimissioni
Dimissioni sulle quali sono arrivate le prime reazioni sul fronte politico, come quella del capogruppo del M5S Antonino Randazzo. “Ringrazio il Dottore Girolamo Caruso per il lavoro svolto a servizio della Rap e della comunità palermitana. Incarico di Presidente della società pubblica dei rifiuti che è utile ricordare è stato svolto gratuitamente ma con tanta professionalità . Avere avviato gli iter per le nuove assunzioni , l’intuizione dell’utilizzo delle vecchie vasche esaurite, l’apertura di ulteriori isole ecologiche, l’azzeramento dei rifiuti dei piazzali a Bellolampo , la motivazione dei lavoratori sono alcuni degli obiettivi importanti raggiunti con Caruso alla guida della Rap per i quali va il mio ringraziamento da cittadino palermitano ancor prima che da consigliere comunale”.
Lo stesso esponente pentastellato, nei giorni scorsi, ha presentato un’interrogazione rivolta all’Amministrazione Comunale e diretta proprio al futuro assetto del Consiglio d’Amministrazione di Rap. Documento volto a chiedere agli uffici di eventuali profili d’incompatibilità di Giuseppe Todaro, ad oggi principale favorito dello scranno più alto dell’azienda di piazzetta Cairoli.
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