Palermo torna a popolarsi di spazzatura e Rap è nuovamente costretta ad inseguire per cercare di eliminare l’arretrato. Un problema presente soprattutto nelle periferie della città, dove diversi cumuli di rifiuti sono stati dati alle fiamme. Nulla di nuovo all’ombra di Palazzo delle Aquile. Come accaduto già nei precedenti ponti festivi, il capoluogo siciliano paga lo scotto dei conferimenti irregolari e delle carenze strutturali di personale all’interno dell’azienda.
Nemmeno l’arrivo dei 46 nuovi autisti fra i ranghi della società Partecipata di piazzetta Cairoli sembra aver avuto l’effetto sperato. Il personale in questione è infatti in una sorta di periodo di rodaggio. I nuovi autisti stanno iniziando a conoscere i mezzi a disposizione, gli itinerari, i territori da coprire. Insomma, per vedere le squadre al 100% servirà tempo. Ma anche nuovi mezzi. Secondo quanto riportato da alcuni fonti sindacali infatti, si sarebbero verificati diversi guasti nelle ultime ore. Problemi che avrebbero arrecato disagi ai turni di raccolta.
Problemi ai quali si aggiunge la solita questione legata ai festivi. Il ponte del 2 giugno ha lasciato dietro di sè l’ennesima scia di spazzatura. In generale, Rap soffre di un problema strutturale di carenza di personale. L’azienda guidata dal presidente Giuseppe Todato ha subito una perdita di 900 unità negli ultimi dieci anni. Uscite di dipendenti mai compensate e sulle quali oggi stanno iniziando ad intervenire soltanto ora gli effetti benefici delle procedure di concorso avviate dall’ex amministratore unico Girolamo Caruso.
Come sopra ricordato, i 46 nuovi autisti sono già entrati in servizio. Risorse che, oltre a mitigare i problemi quotidiani visti negli ultimi anni, serviranno soprattutto ad avviare il secondo step della raccolta differenziata nella zona Nord di Palermo (Mondello, Addaura, ecc.). Sul fronte dei 306 nuovi operatori ecologici da inserire in Rap, per la prossima settimana è attesa la presa d’atto della graduatoria da parte del Consiglio d’Amministrazione. Passaggio propedeutico alla chiamata in servizio dei primi 106 vincitori di concorso. Per gli altri 200 bisognerà aspettare che vengano reperite le risorse economiche necessarie e, soprattutto, che il piano di risanamento avviato da Rap inizi a produrre risultati.
Intanto, bisognerà andare avanti con i progetti di produttività, ovvero accordi sindacali che prevedono il ricorso a forme di doppi turni e straordinari. Su questo fronte, Cisl e Fiadel hanno prorogato ulteriormente gli accordi fino al 10 giugno. In una nota inviata ai lavoratori, i rappresentanti dei lavoratori hanno registrato “l’impegno del presidente di farsi parte attiva per un’immediata convocazione da parte dell’amministrazione comunale per discutere del bilancio 2023, della ricapitalizzazione e del Ccontratto di servizio”. Tutti documenti propedeutici e necessari non solo al piano di risanamento ma, in generale, al futuro di Rap. Ai progetti di produttività non aderiranno invece i sindacati Cgil e Uil. Le sigle rimangono ferme sulle proprie posizioni, sottolineando “l’impossibilità per i lavoratori di godere delle ferie arretrate, con possibile nocumento per la salute dei lavoratori”.