Scoppia il caso politico ed istituzionale sulle assunzioni dei 106 nuovi operatori ecologici alla Rap. L’azienda, guidata dal presidente Giuseppe Todaro, aveva annunciato la manovra nella giornata di ieri. Ciò con il chiaro intento di spegnere le critiche, avviate dalla Cgil, sulla mancanza di personale e sugli evidenti problemi nei turni di raccolta. Fatto che ha lasciato la città immersa nell’ennesima emergenza rifiuti del 2024. Qualche ora dopo però è arrivata la frenata direttamente dal sindaco Roberto Lagalla, il quale ha subordinato chiaramente la firma della presa d’atto ad un confronto con Rap che si dovrebbe tenere la prossima settimana.

A pesare sulla questione è soprattutto la perdita d’esercizio da nove milioni di euro con cui si è chiuso il bilancio 2023. Una mazzata sul futuro della società Partecipata del Comune di Palermo. E sarà proprio Palazzo delle Aquile a dover intervenire in prima persona per salvare Rap. Il passivo infatti triplica il capitale sociale dell’azienda. E le possibili conseguenze di ciò sono sotto gli occhi di tutti. A tal proposito, dal Comune è arrivato l’immediato impegno a procedere alla ricapitolarizzazione del capitale sociale, partendo dagli strumenti previsti nel piano di risanamento e proseguendo con la rivalutazione e l’assegnazione a Rap della sede di Palazzo Cairoli. Ma di fronte a questi numeri c’è chi alza il dito e pone diverse domande all’azienda. E’ la Fit Cisl, guidata dal segretario generale Dionisio Giordano e da quello aziendale Vincenzo Traina.

La Fit Cisl sul caso Rap: “Siamo pronti allo sciopero”

I rappresentanti dei lavoratori hanno infatti emanato una nota di fuoco nella quale, senza mezzi termini, annunciano possibili mobilitazioni. Ciò di fronte alla deficitaria situazione in cui versa l’azienda. “La Rap non si presti ad annunci che hanno il sapore di ‘dichiarazioni di distrazione di massa’. Il Consiglio di Amministrazione ha appena adottato il bilancio 2023 con la totale erosione del capitale sociale, siamo pronti pure alla proclamazione dello sciopero. Invitiamo l’Amministrazione Comunale a mantenere anche l’impegno della immediata ricapitalizzazione, a partire dal trasferimento di proprietà della sede di piazzetta Cairoli e dei Centri Comunali di Raccolta, tutti già in uso alla Rap”.

Assunzioni e progetti di produttività

“Nella stessa giornata in cui il Consiglio di Amministrazione ha annunciato l’adozione della delibera di assunzione dei 106 operatori ecologici – tuona la Fit Cisl Sicilia – e ha adottato il bilancio 2023 con una perdita d’esercizio superiore al capitale sociale della società. Parlare di assunzioni ha il sapore della beffa soprattutto per i 106 potenziali operatori ecologici utilmente collocati in graduatoria, che dovrebbero essere i primi ad essere assunti sul totale dei 306”. Poi una parentesi sul rinnovo dei progetti di produttività. “Nonostante il caldo estivo cominci a pungere pesantemente, la Fit Cisl ancora una volta ha risposto responsabilmente alla proroga dell’accordo sindacale sul doppio turno di raccolta, che ricordiamo fa male ai lavoratori per l’eccessiva permanenza in servizio e fa male ai conti dell’azienda, come zelantemente rilevato dalla burocrazia comunale”.

Le preoccupazioni sul bilancio e il monito all’azienda

“Con i fatti dimostriamo di fidarci dell’Amministrazione Comunale convinti più che mai che, se l’azienda avesse una qualificata dotazione dirigenziale ed un numero di lavoratori e mezzi proporzionati alle esigenze della città, unitamente alla necessità di una maggiore educazione ambientale dei palermitani, il problema della gestione dei rifiuti sarebbe superato. Esigiamo risposte immediate, senza ricapitalizzazione non si può dare luogo alle assunzioni e però senza assunzioni il servizio continuerà a registrare le quotidiane arcinote criticità. Bisogna rimuovere le cause e non limitarsi a lamentarsi degli effetti sul campo. Restiamo in attesa di una urgente convocazione delle parti sociali, in mancanza della quale svolgeremo il nostro lavoro a tutela dei lavoratori”.

Articoli correlati