Tutto rinviato ancora una volta, anche se l’intesa fra Comune di Palermo e Rap sembra essere più vicina. Questo è il messaggio di cauto ottimismo che filtra dagli uffici della società di piazzetta Cairoli in merito alle questioni in cima all’agenda politica, ovvero la spinosa questione del bilancio 2023, chiuso con un pesante passivo da nove milioni di euro, e la necessità di assumere i primi 106 operatori ecologici per rimpolpare i ranghi aziendali. Le parti avrebbero raggiunto un accordo di massima, decidendo di aggiornarsi alla prossima settimana per mettere tutto nero su bianco.
Con riguardo al bilancio, i numeri del 2023 si sono rivelati purtroppo più negativi di quanto previsto nel piano di risanamento di Rap, con un passivo da oltre nove milioni di euro. Cifra che addirittura triplica l’attuale capitale sociale della società Partecipata, fermo a 3,2 milioni di euro. In pratica, per garantire la sopravvivenza di Rap, servirà ricapitolarizzare. Buona parte del contributo arriverà dal passaggio di proprietà di Palazzo Cairoli, sede dell’azienda posta nei pressi della Stazione Centrale. Bene che, nel 2021, fu valutato circa 4,3 milioni di euro. Gli altri 5 milioni di euro arriveranno da un fondo ad hoc costituito da Palazzo delle Aquile per venire incontro a simili necessità. Ma è un’opzione che difficilmente potrà essere reiterata in futuro, visti i vincoli posti dal piano di riequilibrio. Quindi, Rap dovrà iniziare a camminare da sola.
Per farlo, il personale della società di piazzetta Cairoli dovrà essere potenziato. L’arrivo dei 46 nuovi autisti è stato sicuramente un panno caldo, ma non sufficiente a curare un malato che ha avuto un emorragia di 900 unità negli ultimi dieci anni. Rap si è tolta dalle spalle alcuni servizi che gli erano stati affidati in precedenza, come ad esempio i diserbi, ma stenta ancora a garantire l’ordinario con le risorse a disposizione. La città, negli ultimi giorni, è tornata sporca. I sindacati, almeno quelli che hanno continuato ad aderire, hanno mostrato tutto il loro malessere per le continue proroghe dei progetti di produttività (doppi turni e straordinari).
Gli altri, in primis la Cgil, continuano a contestare il management aziendale per i mancati nuovi ingressi promessi. Si parla chiaramente dell’assunzione dei primi 106 operatori ecologici. La presa d’atto è stata già firmata dal presidente Giuseppe Todaro. Tutto sembrava pronto, salvo poi ricevere un inaspettato semaforo rosso proprio dal Comune di Palermo. Roberto Lagalla ha subordinato tutto ad un incontro proprio con il leader aziendale. Confronto che sarebbe avvenuto come previsto questa settimana. Secondo fonti di Rap, le parti si sono aggiornate ad un nuovo vertice che si dovrebbe tenere martedì. Giorno nel quale la situazione di stallo in Rap dovrebbe sbloccarsi.