Niente da fare per il bando di assunzioni in Rap. La delibera con la quale l’azienda ha annunciato l’indizione di un concorso per l’ingresso di 106 operatori all’interno dei ranghi della partecipata ha ricevuto lo stop da parte degli uffici del Comune di Palermo. Ad esprimere parere negativo sulla mossa intrapresa dall’Amministratore Unico Girolamo Caruso è il ragioniere generale Bohuslav Basile. Il tecnico, chiamato in causa dall’assessore Sergio Marino, ha ribadito la mancanza di alcuni documenti propedeutici al piano intrapreso da Rap. Fra questi, l’approvazione del budget 2021 e del piano industriale dell’azienda. Atti sui quali si deve esprimere il Consiglio Comunale.
Il “no” del ragioniere generale al piano assunzioni di Rap
Il ragioniere generale motiva il proprio parere contrario al piano di assunzioni in Rap partendo da ragioni burocratiche e di competenza. “Il piano industriale di ciascuna società partecipata costituisce un atto di pianificazione strategica, un atto nel quale sono fissati gli obiettivi e le strategie di medio/lungo periodo e che rappresenta un riferimento per il monitoraggio e la verifica del raggiungimento degli stessi. In altri termini, il piano industriale è lo strumento che permette al Comune di assegnare alla propria partecipata una visione integrata e sistematica dei propri obiettivi. Secondo Basile è ”il Consiglio Comunale ad approvare la proposta di piano industriale triennale entro il 30 settembre, di ogni anno, previo parere del Collegio dei Revisori, in coerenza con le linee di indirizzo e gli obiettivi che intende fornire alla società partecipata”.
“In ogni caso – prosegue Basile -, non risultano adottate iniziative volte all’eliminazione dal mondo giuridico della suddetta previsione regolamentare, né risulta che la Giunta comunale abbia approvato alcuno degli atti individuati dal segretario generale nel proprio parere. Nel superiore contesto va valutata dagli Uffici comunali competenti la legittimità delle iniziative che sembra siano state assunte dalla partecipata“. Un parere che si colloca nella stessa direzione tracciata dall’assessore Sergio Marino, il quale aveva già posto forti dubbi relativamente allo scatto in avanti fatto dall’amministratore unico della partecipata Girolamo Caruso.
I problemi economici dell’operazione assunzioni
Un “no”, quello del ragioniere generale, dovuto anche a ragioni economiche, legate alla tenuta dei conti di Rap. Secondo Basile, la mancata approvazione del budget 2021 e del piano industriale “prevedono a carico dell’amministrazione gli extracosti in assenza di idonea copertura finanziaria. Non sfugga, altresì, che per gli extracosti 2020 integralmente contabilizzati dalla società e fatturati al Comune di Palermo per un importo di 23 milioni di euro, non risulta adottato alcun provvedimento amministrativo di riconoscimento dell’importo, con ciò configurando ipotesi di squilibrio del bilancio societario approvato al 31.12.2020. Si rammenta, infatti che la Proposta di deliberazione ad oggetto “Presa d’atto Pef Rifiuti anno 2020 e determinazioni in merito al conguaglio” non è ad oggi stata approvata dal Consiglio comunale”, sottolinea il ragioniere generale.
Randazzo (M5S): “Rap ha bisogno di personale per funzionare”
Lo stop al bando di assunzioni in Rap che ha ricevuto le prime reazioni del mondo politico. Fra queste, quella del consigliere comunale del M5S Antonino Randazzo, che sottolinea gli atavici problemi di organico registrati dall’azienda di piazzetta Cairoli. “Al di là delle considerazioni tecniche, questa società soffre di una carenza cronica di personale per la quale non riesce più a garantire lo spazzamento. E non ha il personale per potere potenziare la raccolta differenziata. Ci sono contenitori fermi a deposito proprio perchè l’azienda non ha i lavoratori per fare il porta a porta. La questione è politica. Rap ha perso 400 unità a causa dei pensionamenti. Vogliamo farla funzionare o meno? Senza assunzioni, questa società non può funzionare. Se poi qualcuno vuole puntare a privatizzare il servizio, faccia pure. Sono scelte politiche. Rap deve garantire servizi e per farlo ha bisogno di nuovo personale”.
Caruso sulle assunzioni
Un passaggio chiave quello relativo al potenziamento dell’organico, rimasto privo di diversi elementi nel corso degli anni. Numeri che vedono la partecipata in sofferenza e che hanno portato lo stesso Girolamo Caruso ad indire, negli ultimi mesi, due bandi. Il primo relativo all’assunzione di 46 autisti e il secondo, quello che ancora deve essere pubblicato, inerente all’ingresso in azienda di 106 nuovi operatori. Fatto sul quale l’Amministratore Unico di Rap ha ribadito la sua posizione ai nostri microfoni.
“Il Comune ha tutto quello che serve per le assunzioni. La questione è già uscita fuori sul precedente bando indetto per l’assunzione di 46 nuovi autisti. Ho ricevuto attacchi dalle opposizioni politiche a Sala delle Lapidi. In quell’occasione, l’assessore Marino ha ritenuto di creare una cabina di regia coordinata dal direttore generale. Quest’ultimo ha emanato il parere che ha dato ragione alla strada intrapresa da Rap. Ci ha chiesto i documenti relativi al budget e al piano industriale. Ho consegnato tutto tra fine ottobre ed inizio novembre. Sto aspettando. Ho adottato una delibera, il bando non è ancora uscito. L’approvazione è vicina e quindi ho voluto utilizzare questa delibera per anticipare i tempi. Siamo ancora alla prima fase. Il bando uscirà fra qualche giorno, una volta ottenuta l’autorizzazione”.
Il parere del segretario generale
Il riferimento dell’amministratore unico di Rap è relativo al parere emesso dal direttore generale Antonino Le Donne il 29 ottobre 2021. In ordine al bando per assumere 46 nuovi autisti, lo stesso dirigente del Comune di Palermo sottolineava “la necessità e l’opportunità che la Giunta comunale proceda ad approvare sia il budget di riferimento dell’anno 2021, sia il piano triennale del fabbisogno del personale aziendale. Dall’altro lato, ricorrendo le due precitate approvazioni, anche in assenza dell’approvazione del piano industriale da parte del Consiglio comunale, non vi sarebbero motivi ostativi alla procedibilità della procedura concorsuale oggetto di esame, attese anche le finalità da essa perseguite”.
Fatto sul quale il ragioniere generale Bohuslav Basile ha sottolineato, nel suo parere odierno, la mancata approvazione dei suddetti atti. “In ogni caso, anche a volere accedere alla superiore interpretazione, nei fatti, la Giunta comunale non ha approvato nessuno degli atti individuati dal segretario generale”. Commento che, se da un lato ribadisce le differenze d’opinione fra i due tecnici comunali, dall’altro stoppa i bandi d’assunzione in casa Rap.
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