Un raid all’interno della sede dell’Arcigay, in via della Rosa alla Gioiamia, nella zona del Capo, a Palermo. Gli operatori dell’associazione, che si occupa dei diritti delle persone Lgbtiq+, hanno trovato martedì mattina le porte forzate e i locali svaligiati.
Come riporta il Giornale di Sicilia, sul posto è stato richiesto l’intervento della polizia, che ha compiuto un sopralluogo, stilato un inventario dei beni sottratti ed avviato le indagini sul furto, che potrebbe essere stato compiuto in un arco di tempo che va dal 26 al 30 novembre scorsi, quando la sede era chiusa.
“Sono da poco stato al Commissariato di Polizia per sporgere denuncia – ha scritto il presidente Marco Ghezzi su Facebook – : questa mattina abbiamo trovato gli ingressi della sede di Arcigay Palermo forzati e i locali svaligiati. La stessa sede che stavamo cercando di salvare, perché dall’interruzione delle attività a causa della pandemia non è stato più possibile per un anno intero fare eventi di autofinanziamento, cioè una parte sostanziale ed essenziale dell’economia della nostra associazione. Hanno portato via tutto: portatili, TV, cassette di sicurezza, proiettore, addirittura anche preservativi, beh, fatene buon uso!)”.
Sul caso sono intervenuti gli esponenti di Sinistra Comune: “La sede di Arcigay è un riferimento per tutta la città. Averla vandalizzata non è servito a rendere più piccola questa nostra Palermo, ma ci ha servito un’altra occasione per sentirci più uniti e più forti”.
Gli oggetti rubati sono tutti materiali che l’associazione usa per lavorare quotidianamente, per garantire al territorio e alla comunità Lgbtiq+ e non solo, servizi, accoglienza, supporto psicologico, legale e prevenzione. Lavoro che da oggi sarà reso ancora più difficile. “Oggi siamo sconfortati – aggiunge Ghezzi -. Ma siamo anche consapevoli che torneremo presto in attività, più propositivi e con lo stesso orgoglio che ci caratterizza, ormai da 40 anni”.
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