Dopo il raid vandalico all’interno del Centro Padre Nostro di Palermo avvenuto nel corso della notte tra l’8 e il 9 gennaio, arriva lo sdegno e la condanna delle istituzioni. Primo fra tutti quello del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Un fatto che colpisce al cuore le attività del centro ma che dà ancora più vigore a quanto fanno i volontari.
Presidio di generosa assistenza alla comunità
“Mafiosi e delinquenti comuni sanno che il Centro antiviolenza di Palermo, fondato dal Beato Pino Puglisi, è punto di riferimento e simbolo di legalità in un quartiere con mille problemi come quello di Brancaccio. Ma dovrebbero sapere anche che gli operatori e i volontari del Centro, assieme a tutti i cittadini che usufruiscono dei suoi servizi, non si fanno intimidire da atti vandalici. È la conferma di quanto questo presidio di generosa assistenza alla comunità dia fastidio a chi vorrebbe continuare a vivere nella illegalità”. Lo dice Musumeci dopo l’attacco al centro palermitano.
L’irruzione, un brutto segnale
Alcuni malviventi hanno fatto irruzione al Centro antiviolenza del Centro di Accoglienza Padre Nostro di via San Ciro, l’ex Mulino del Sale, sfondando con un masso il vetro della porta secondaria che si affaccia in un piccolo cortile, sovrastato dall’alta ciminiera. Il presidente del centro di accoglienza Maurizio Artale ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine, che sono intervenute anche con l’ausilio della polizia scientifica. “Un brutto segnale – secondo Artale -, che certamente non farà intimorire le centinaia di volontari, operatori e soci che animano da 28 anni il centro di accoglienza Padre Nostro; un gesto che sa di sfida e che vuole dimostrare che quando vogliono, agiscono in maniera indisturbata, complici la solita indifferenza od omertà di chi sente, vede e non parla”. Al presidente Maurizio Artale, a tutti i soci del Centro di accoglienza Padre Nostro, è giunta la solidarietà di Musumeci e del governo regionale, “con l’auspicio che gli autori dell’ennesimo raid vandalico siano individuati al più presto”.
Autori siano consegnati alla Giustizia
Per Leoluca Orlando, “si tratta di un gesto intollerabile che tutta l’Amministrazione comunale condanna duramente. Sono sicuro che i cittadini, i tanti volontari, gli operatori della struttura e il presidente Maurizio Artale, a cui esprimo la mia solidarietà e vicinanza, non si faranno intimidire da simili azioni vandaliche che non arrestano certamente lo straordinario cammino di legalità intrapreso dal quartiere di Brancaccio. Auspico che gli autori del raid che offende gravemente la memoria e l’impegno del Beato Pino Puglisi vengano presto individuati dalle Forze dell’ordine e consegnati alla giustizia”. Lo dichiara il sindaco Leoluca Orlando.
Solidarietà dal M5S
“Ancora una volta mani d’incivili hanno vandalizzato Centro Antiviolenza “Beato Giuseppe Puglisi” a Brancaccio. Da parte del Movimento 5 Stelle e certamente da parte dell’intera città di Palermo giunge la massima solidarietà e la netta condanna per un nuovo increscioso episodio che offende il percorso e la memoria di Don Pino Puglisi. Siamo certi che gli inquirenti sapranno individuare gli autori di questo atto d’inciviltà che non rappresenta la stragrande maggioranza dei palermitani che, ognuno per la propria parte, lavora ogni giorno al contrasto della criminalità organizzata e a difesa della legalità e della cultura antimafiosa”. Lo dichiara il consigliere del Movimento 5 Stelle, Antonino Randazzo.
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