Una ragazzina di 10 anni è finita all’ospedale dei Bambini a Palermo dopo una caduta per una buca. La bimba è stata portata dai sanitari del 118 al pronto soccorso del Di Cristina per un trauma cranico. La piccola si trovava insieme al padre in via Narbone quando è caduta a causa della buca e ha sbattuto la testa. Sono intervenuti gli agenti della polizia municipale per eseguire i rilievi.
Cade a causa di una buca e si frattura il gomito
Pochi giorni fa, una signora di 73 anni è caduta a causa di una buca in via Lorenzo Iandolino, nel quartiere di Partanna-Mondello. In seguito a quanto successo, la signora ha riportato alcuni problemi al setto nasale, poi rimesso a posto manualmente dai soccorritori, e una ben più grave frattura al gomito, che ha richiesto un intervento chirurgico.
Cade per una buca in via Castelforte, attende un’ora l’ambulanza
Giorni prima, un giovane ha fatto un volo di dieci metri cadendo con la Vespa a causa di una buca in via Castelforte. Gli operai incaricati dal Comune hanno scarificato l’asfalto, ma accanto a un tombino hanno lasciato una fossa non segnalata di 20 centimetri per 50 e profonda 10. Con la scarsa illuminazione quella trappola sull’asfalto non si vedeva e così è stato un attimo. Il giovane ha fatto una bruttissima caduta. Ha sbattuto la testa, il casco lo ha protetto, ma si è provocato diverse escoriazioni e tanta paura.
La buca è stata tappata dagli operai dopo l’arrivo della polizia municipale che ha rilevato l’incidente. Per accertare se ci fossero, o meno fratture, è stato necessario il ricovero al pronto soccorso. E qui l’amara sorpresa di una sanità siciliana non sempre all’altezza dei pazienti che si trovano in situazioni di estremo disagio.
L’ambulanza chiamata alle 20.28 è arrivata dopo un’ora. Il ragazzo è tasto affidato ai medici in ospedale solo alle 21.43. Troppo tempo, un’eternità per un infortunio in un incidente stradale. Il ritardo del mezzo di soccorso è dovuto al fatto che in quel momento non c’erano disponibili ambulanze, in quanto tutte bloccate davanti ai pronto soccorso palermitani.
Sei ore al pronto soccorso prima di essere dimesso
L’odissea per il giovane palermitano non è terminata. Al pronto soccorso di Villa Sofia è iniziata una nuova lunga attesa. Ci sono volute sei ore per essere medicato e dimesso. La conferma che la caduta aveva provocato solo ferite e non fratture è arrivata solo alle quattro di notte. Tempi biblici rispetto a quello che si ci attende quando si rimane vittime di incidenti.
La replica del 118
“In questi ultimi mesi – ha detto Fabio Genco responsabile occidentale della sala operativa del 118 – i tempi di attesa dello sbarellamento sono migliorati. Le ambulanze sono sempre disponibili. Ieri è successo qualcosa che stiamo verificando”.
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