Protesta con incendio all’istituto minorile Malaspina di Palermo. Un gruppo di ragazzi detenuti hanno dato fuoco alla cella. Lo denunciano i segretari generali della Sicilia, Gioachino Veneziano Uilpa Polizia Penitenziaria, Francesco D’Antoni Uspp, Domenico Ballotta Fns Cisl Sicilia, Alfio Giurato Fp Cgil.

Cosa è successo

“E’ quello che è successo ieri sera al carcere minorile Malaspina di Palermo, ma solo grazie al tempestivo intervento dei colleghi presenti in servizio che la situazione è rientrata. Anche questa volta ci ritroviamo davanti a problematiche di detenuti stranieri con problemi psichiatrici custoditi negli istituti per minorenni – aggiungono i sindacalisti – la gravità della situazione – ha superato il limite di guardia, e non vogliamo che ci possa scappare il morto, perché questa escalation di proteste e di aggressioni agli agenti di polizia penitenziaria non sta trovando da parte del vertice del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità nessuna azione tesa al ripristino di condizioni operative e di sicurezza adatte”.

Le risorse limitate

Le risorse sono limitate e il rischio per il personale è sempre più alto. “Da tempo che denunciamo questa deriva – insistono i leader regionali – ma nessuna delle istituzioni competenti ha finora adottato i provvedimenti adeguati a tutelare la salute dei lavoratori, anzi ci vengono affibbiati altri servizi distogliendo uomini dall’istituto di Palermo e dal Centro di Prima Accoglienza, per sopperire la mancanza di Guardie Giurate nei turni serali, notturni e festivi nel controllo del Centro Malaspina dove insiste il Tribunale e la Procura dei Minorenni”.

“Quindi – concludono (UILPA Polizia Penitenziaria), Francesco D’Antoni (USPP) Domenico Ballotta (Fns CISL Sicilia), Alfio Giurato , (Fp CGIL) , – le riforme bisogna farle, dunque basta con le belle parole scritte anche nelle risposte sindacali, vogliamo fatti concreti, perché il rischio è che si rimandi il problema ed a farne le spese sono sempre le colleghe ed i colleghi che ogni giorno con spirito di abnegazione fanno di tutto anche mettendo a rischio la propria vita per mantenere l’ordine e sicurezza nelle strutture minorili”

Articoli correlati