La difesa dei sette ragazzi accusati di stupro di gruppo sulla diciannovenne va all’attacco. Oggetto del contendere sono i video. Gli avvocati degli indagati ne hanno potuto vedere solo due, realizzati da Angelo Flores senza essere inquadrato, in cui si vedrebbero Elio Arnao, Christian Maronia, Samuele La Grassa, Gabriele Di Trapani e Riccardo Parrinello accanirsi sulla ragazza.
Immagini che – secondo i magistrati – sebbene “non rappresentino l’intera evoluzione della violenza sessuale”, conterrebbero però “numerosi elementi a sostegno dell’ipotesi accusatoria, pienamente lineari con quanto dichiarato dalla persona offesa”.
Non la pensano così i legali degli indagati, che invece considerano i filmati, i cui codici seriali sono 614 e 453, troppo parziali e di breve durata.
Di un presunto video integrale della serata dell’orrore non ci sarebbe traccia anche se in tanti, specialmente sui social, giurano di averlo visto. Finora i periti hanno accertato che due spezzoni sarebbero stati condivisi in alcune chat ma non sarebbero ancora approdati sul web, resta il dubbio che quelli prodotti dal branco siano più di due.
Era stato lo stesso Flores, in una conversazione con un amico prima del suo arresto, a spiegare di averne inviati alcuni ad altre persone: “Li sto eliminando tutti, li sto mandando solo a chi li dovevo mandare e li elimino, perché non ne voglio sapere niente di questa storia”, rispondeva il ventiduenne che, davanti ai giudici, ha fatto il nome dei suoi complici, ammettendo di aver ripreso tutto ma negando di aver partecipato allo stupro.
La ragazza nei giorni scorsi ha lasciato la città ed è stata trasferita in una comunità, struttura in cui era già stata qualche tempo fa, dopo aver lanciato sui social messaggi preoccupanti (“Sono stanca, mi state portando alla morte”).
Il 14 luglio lei stessa aveva denunciato di essere stata oggetto di un precedente tentativo di stupro davanti al teatro Politeama, in pieno centro.
Questa aggressione si sarebbe verificata ai primi di giugno, un mese prima degli abusi dei sette coetanei, nella notte tra il 6 e il 7 luglio, al Foro Italico.
Ai carabinieri la giovane avrebbe raccontato di essere stata avvicinata, nel mese di giugno, da due uomini, uno sui quarant’anni e l’altro sui venti, che avrebbero cercato di violentarla dopo averle offerto un passaggio.
I due invece di riportarla a casa con lo scooter si sarebbero fermati e le avrebbero chiesto di avere un rapporto sessuale. Dopo avere compreso le loro intenzioni, lei si sarebbe salvata spruzzando sui loro volti lo spray al peperoncino che le aveva dato il fidanzato per difendersi.
Uno di questi sarebbe stato lo stesso che avrebbe affrontato lei e il fidanzato in via Roma nella notte dello stupro, mentre stavano andando in ospedale. Un episodio oscuro su cui sta indagando la Procura.
Il Riesame, infine, discuterà il 5 e l’8 settembre i ricorsi di Samuele La Grassa e di Elio Arnao, mentre non è stato ancora fissato quello che riguarda l’ex minorenne Riccardo Parrinello.