Racket in azione a Palermo. I messaggi sempre gli stessi. Due incendi in meno di 24 ore in altrettanti cantieri, quello dell’anello ferroviario di via Calcante e quello del collettore fognario di Rosario Nicoletti.
Il primo rogo risale all’alba di ieri, nella zona della Marinella. Ad accorgersene sono stati gli operai e il responsabile dei lavori appaltati da Rfi ad alcune imprese nell’area in cui sorgerà una sottostazione elettrica che servirà per la metropolitana. Alla riapertura dei cancelli si sono accorti che qualcuno aveva tagliato la catena per entrare e poi bruciare un dumper, un mezzo utilizzato per trasportare il materiale di risulta degli scavi.
Il responsabile del cantiere ha subito notato che il vano motore era stato dato alle fiamme. Dopo l’intervento degli agenti delle volanti le indagini sono passate ai colleghi del commissariato San Lorenzo che hanno acquisito le prime informazioni per chiarire alcuni dettagli su un rogo che potrebbe essere stato appiccato per lanciare un messaggio. “Prima dell’incendio – spiega il responsabile dell’impresa subappaltatrice – però non si è fatto vivo nessuno. Anzi all’inizio abbiamo pure cercato ditte locali e lavoratori ma nessuno ha accettato”.
Gli investigatori hanno cercato le visionato le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza piazzate nella zona, ma nessuna punterebbe sull’area del cantiere. “Qualcuno aveva ipotizzato si potesse trattare di un incendio accidentale, magari dovuto a un cortocircuito, ma la batteria del dumper – conclude il responsabile del cantiere – era staccata e quindi non può aver provocato alcuna scintilla. Un danno da 15-20 mila euro. E per fortuna le fiamme non hanno raggiunto l’altro mezzo parcheggiato accanto che vale quattro volte di più”.
Se gli investigatori fino a ieri pomeriggio potevano avere dubbi sull’origine del rogo, la notte stessa è arrivata qualcosa che assomiglia a una conferma. Poco dopo la mezzanotte infatti i vigili del fuoco sono intervenuti in via Rosario Nicoletti, dove sono in corso i lavori del collettore fognario appaltati dal Commissario straordinario unico per la depurazione Enrico Rolle. Le squadre del 115 hanno domato le fiamme che hanno danneggiato un escavatore utilizzato per la creazione di un “emissario” lungo 770 metri collegato alla condotta di pressione.
Il sistema di videosorveglianza ha ripreso due persone che, dopo aver scavalcato il cancello, avrebbero puntato dritto verso il mezzo cospargendo del liquido infiammabile direttamente all’interno della cabina. In pochi secondi l’escavatore è stato avvolto dalle fiamme poi domate grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Adesso toccherà agli investigatori cercare di capire cosa si nasconda dietro i due roghi appiccati a meno di 24 ore l’uno dall’altro.
“Si tratta di due episodi inquietanti, molto inquietanti per quella che non sembra una mera coincidenza e perché colpiscono cantieri di opere strategiche per il futuro di Palermo. Due opere che nei rispettivi ambiti della mobilità e della depurazione rappresentano punti di svolta per la situazione della nostra città e per la sua vivibilità”. Lo dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
“Non vorremmo – aggiunge – che proprio impedire la vivibilità di Palermo sia l’obiettivo ultimo dei criminali che hanno compiuto questi gesti. Criminali che ovviamente speriamo siano presto identificati e sanzionati”.