Quando cala la sera emerge anche la faccia della Palermo violenta, dove una rapina può anche trasformarmi in una tragedia. L’ennesimo episodio emerge in queste ore dalle pagine del Giornale di Sicilia dove viene riportato il racconto di una donna che ha rischiato anche di poter morire per essersi opposta ad un malvivente che le voleva portare via la borsa. Spesso, in quei momenti, non si pensa alle conseguenze ma semplicemente ci si lascia andare all’istinto. E l’istinto di voler difendere i propri beni e di contrapporsi alla violenza può avere risvolti drammatici talvolta.
Attimi di paura
La donna, 39 anni, ha raccontato che mercoledì scorso, intorno alle 23, è stata oggetto di una violenta aggressione mentre stava attraversando a piedi la via Enrico Albanese a Palermo. Un uomo ad un certo punto le avrebbe sbarrato la strada minacciandola di consegnarli la borsa. La vittima ha opposto resistenza, allora il rapinatore non ci ha pensato un attimo e l’ha strattonata senza troppi complimenti. Ne è nata addirittura una colluttazione con la 39enne che stoicamente è rimasta aggrappata a quella borsa, persino trascinata a terra e colpita con calci e pugni. Alla fine ha dovuto cedere alla violenza ed ha persino riportato una frattura al braccio.
Il caso tragico di Catania
Episodio che riporta a galla la violenza che va in scena in certe città, specie quelle più grandi. Proprio in queste ore si è fatto luce su un altro episodio di estrema violenza, questa volta con conseguenze tragiche considerando che la vittima è morta a causa di un violento pestaggio a Catania nella sua casa durante una rapina. E’ morto così l’avvocato in pensione Salvatore Laudani. Un pestaggio durante una incursione per rapina nella sua abitazione avvenuta esattamente un mese fa. A distanza di 30 giorni a tradire un rapinatore sono state le tracce lasciate in casa. Durante l’incursione, infatti, il malvivente avrebbe portato con sé la birra come se stesse andando a far festa. E proprio le tracce di Dna sulla bottiglia vuota lasciata in casa avrebbero permesso di rintracciarlo.
Fermato un rumeno sospettato del colpo mortale
Un romeno di 27 anni è stato, adesso, fermato dai carabinieri del nucleo investigativo di Catania, coadiuvati dai militari della compagnia di Palagonia, perché gravemente indiziato proprio di quella rapina. L’irruzione in casa avvenne nella notte tra il 4 ed il 5 settembre scorsi a Castel di Iudica. Presa di mira l’abitazione dell’avvocato 83enne in pensione Salvatore Laudani, che rimase ferito alla testa.
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