Nuovo bancomat esploso a Palermo. Siamo al quinto scoppio in appena un mese. I ladri hanno preso di mira la stessa agenzia dell’ultimo colpo avvenuto lo scorso 7 ottobre,
La bomba è stata piazzata nello sportello dell’istituto di credito Bper Banca in via Papa Sergio all’Arenella. Tutto nello stesso identico modo del colpo messo a segno a Brancaccio in via San Giovanni Di Dio sempre alla filiale della stessa banca.
Non si sa quanto i ladri si siano riusciti a portare via. Le indagini sono condotte dalla polizia di Stato. Sono intervenuti gli agenti della squadra mobile e i poliziotti della scientifica per trovare qualche traccia utile per risalire agli autori e stabilire se l’esplosivo utilizzato è lo stesso degli altri colpi.
Esplode un quarto bancomat a Palermo. La banda che prende di mira gli sportelli che erogano soldi mette a segno un altro colpo. Ad essere presa di mira la filiale della Bper Banca che si trova in via San Giovanni Di Dio nel quartiere Brancaccio.
Qualcuno, con una tecnica già utilizzata diverse volte in recenti colpi, con un ordigno rudimentale ha distrutto la struttura all’ingresso dell’istituto di credito. Non si sa se i ladri siano riusciti o meno a portare via i soldi. Le indagini sono condotte dai carabinieri. Anche in questo caso sono state acquisite le immagini dei sistemi di videosorveglianza.
Proprio nei giorni scorsi ci fu un nuovo tentato furto compiuto ai danni di un Postamat in provincia di Palermo. I ladri hanno preso di mira l’erogatore di soldi in via Nazionale nell’agenzia di Villagrazia di Carini.
Qualcuno ha tentato di forzare le bocchetta da dove escono i soldi per poi magari inserire una piccola carica di esplosivo per cercare di scardinare la cassaforte dove vengono conservati i soldi. Con questo sono quattro i colpi alcuni tentati e altri messi a segno nel palermitano.
Tre nel capoluogo. Pare che solo in un caso in via Altofonte i ladri sono riusciti a portare via 50 mila euro. Questa volta solo tanti danni al Postamat ma nessun euro è stato portato via. Sul tentato furto indagano i carabinieri della compagnia di Carini.
Un altro bancomat è esploso a Palermo. E’ accaduto intorno alle 3.30 dello scorso 22 settembre alla banca di credito cooperativo di Altofonte e Caccamo, che si trova in viale Regione Siciliana 478, in zona Villa Tasca.
Qualcuno con una tecnica già utilizzata diverse volte in recenti colpi, con un ordigno rudimentale ha distrutto la struttura all’ingresso dell’istituto di credito, ma sono riusciti a portare via 50 mila euro. Un passante ha segnalato la presenza di tre persone su scooter che successivamente si sono allontanate. Le indagini sono condotte dai carabinieri della stazione di Mezzomonreale. E’ già successo all’ufficio postale ad Altarello e al bancomat in via Castellana nell’agenzia della Banca Sella. In tutti e tre casi i ladri hanno danneggiato l’erogatore dei soldi ma non sono riusciti a portare via un euro.
Altro bancomat distrutto senza riuscire a portare via un euro lo scorso 7 settembre. Il colpo è stato tentato alla Banca Sella in via Castellana. Un’altra esplosione che ha svegliato i residenti. La macchina che eroga soldi in frantumi, anche stavolta la cassa ha resistito. I ladri si sono dati alla fuga e sono arrivati gli agenti delle volanti e poi quelli della squadra mobile che indagano. Pare che anche stavolta sia stata usata una bombola di gas messa davanti allo sportello dopo che era stata forzata la porta d’ingresso che protegge il bancomat. Sono intervenuti gli agenti della scientifica per acquisire le immagini e cercare impronte e tracce utili per risalire agli autori del colpo.
A tutti è sembrata l’esplosione di una bomba. Il boato, intorno alle 2, ha svegliato i residenti di via Pergusa, ad Altarello, a Palermo, dove ignoti hanno cercato di far saltare in aria il bancomat delle Poste (il Postamat) per rubarne il contenuto. Secondo una prima ricostruzione, due persone sarebbero arrivate a bordo di uno scooter e avrebbero piazzato qualcosa, forse una bombola di gas, davanti allo sportello che si trova sotto i portici, all’altezza di via Gela. I due si sarebbero poi messi a distanza di sicurezza attendendo l’esplosione dell’ordigno che, secondo i loro calcoli, avrebbe consentito di aprire il bancomat e portare via il denaro. Ma così non è stato. Lo sportello si è distrutto ma, blindato come era, non ha permesso di arrivare ai contanti.
I due allora sono fuggiti a mani vuote, facendo perdere le tracce prima dell’intervento delle forze dell’ordine, allertate da chi aveva sentito il forte boato. In pochi minuti sul posto sono arrivate diverse pattuglie di polizia, che hanno avviato le ricerche dei sospettati. Sono stati effettuati, inoltre, i rilievi con il supporto del personale della Scientifica. Al vaglio adesso vi sono le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della filiale postale e delle altre attività commerciali vicine per cercare di risalire all’identità dei due malviventi.
Una squadra di tecnici, incaricata da Poste Italiane, ha provveduto subito a saldare una grossa piastra in metallo per coprire il buco provocato dall’esplosione che ha distrutto lo sportello. Che ora è presidiato da una guardia giurata per sicurezza. Resta da chiarire se siano stati registrati danni all’interno della filiale postale. Il bancomat al momento ovviamente non è disponibile e lo sarà solo al termine dei lavori di riparazione dello sportello, sventrato dall’esplosione. Indagini ovviamente sono in corso per risalire all’identità dei malviventi.