Eseguiti quattro trapianti all’azienda sanitaria ospedale Civico di Palermo in meno di 24 ore. Ieri pomeriggio si è messa in moto la macchina organizzatrice del team trapiantologico dell’ospedale. Tutto ha inizio con la segnalazione del centro regionale trapianti della disponibilità degli organi; valutata l’idoneità sia dei donatori che dei riceventi l’equipe di chirurghi nefrologi, infermieri e operatori sanitari ha eseguito gli interventi durati circa 12 ore.

Gli interventi

Gli interventi sono stati eseguiti da dottore sottolineano “Il sistema trapianto dell’Arnas Civico di Palermo ha raggiunto livelli di professionalità altissimi – dicono Angelo Ferrantelli, direttore unità operativa complessa di nefrologia, dialisi e trapianto renale e il dottore Saverio Matranga, responsabile di Chirurgia in Uremico e trapianti di rene – E’ una grande opportunità per i pazienti che fanno la dialisi e che aspettano che squilli il telefono per correre incontro ad una nuova normalità”. Ieri uno dei 4 trapianti eseguiti era proprio una giovane donna che ancora non aveva iniziato la dialisi e si è trovata ad avere un “rene nuovo” che le permetterà di non eseguire più il trattamento con rene artificiale.

Il programma

“Sta ripartendo – proseguono i medici – il programma di trapianto con donatore vivente, con importantissime novità che porteranno alla nostra regione e ai nostri pazienti notevoli possibilità in più di eseguire il trapianto in tempi brevissimi. Fondamentale è la collaborazione con la direzione strategica, guidata dal direttore generale Walter Messina, che continua a supportarci e implementare il progetto trapianti. I dati dal centro nazionale trapianti rilevano che gli impianti di rene in Sicilia sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Le opposizioni stanno diminuendo e le segnalazioni di donazioni aumentano. Negli ultimi 10 mesi abbiamo eseguito 30 trapianti al Civico più un autotrapianto renale, che consiste in un complesso intervento che il dr. Saverio Matranga, in collaborazione multidisciplinare con i chirurghi vascolari e d’urgenza hanno prima prelevato il rene in laparoscopia, poi corretto la malformazione vascolare ed infine trapiantato il rene allo stesso paziente”.

Un buon risultato che fa ben sperare. “Quando in sanità le sinergie di specialisti e dirigenti convergono su grandi progetti, i risultati sono sempre eccezionali – dice Ferrantelli – Ho la fortuna di lavorare con colleghi, infermieri e non ultimi i magnifici operatori socio sanitari eccellenti, che rendono concrete le nostre idee e danno luce a una sanità pubblica troppo spesso maltrattata”.

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