Quanto costa un litro d’olio in Sicilia a novembre 2023? Nella parte occidentale dell’Isola si è rischiato di non raccogliere le olive perché ai costi fortemente aumentati della molitura si somma l’incertezza del prezzo che non è ancora definito ma stante alle prime indicazioni, è decisamente basso. Ma quanto, per l’esattezza?
A tutto ciò si aggiunge il fatto che il piccolo vantaggio competitivo della Sicilia dovuto all’anticipo della produzione rispetto al resto d’Italia, in questo modo viene eroso e quindi il mercato si unifica anche deprezzando il prodotto regionale di altissima qualità.
Secondo Agrinotizie in Sicilia, sulla piazza di Palermo l’olio Evo senza altre qualificazioni è attestato a 5,25 euro al chilogrammo, stabile sulla settimana precedente, ma in crescita di 0,15 euro al chilo (+2,9%). Sempre sulla medesima piazza, il 26 settembre l’Olio Dop Val di Mazara è indicato a 5,35 euro al chilogrammo ma in crescita di 0,10 euro ad ottobre. (+1,9%).
Altra piazza siciliana in aumento è Trapani; qui l’extravergine di olive senza altre qualificazioni, attestato il 27 ottobre a 5,25 euro al chilo, stabile sulla settimana precedente, risulta aumentato di 0,15 euro al chilo sul 13 settembre (+2,9%); ed entro le stesse date e sulla stessa piazza, l’Evo Dop Valli Trapanesi aumenta di 0,10 euro, portandosi da 5,20 euro al chilogrammo a 5,30 euro (+1,9%). Con tutto il packaging necessario, dunque, una bottiglia d’olio da un litro potrebbe costare sulle 12-13 euro.
Rispetto alla tragica campagna 2022-2023 certo ci si aspetta un miglioramento, ma anche quella in corso non sarà un’annata da ricordare. L’Italia aveva chiuso l’ultima campagna a 240mila tonnellate di olio, rispetto a un potenziale nazionale di 300mila, e quest’anno potrebbe puntare sulle 270mila tonnellate. Un’annata media, insomma, con una produzione del 50-60% rispetto a una annata di carica.
Gli olivicoltori hanno importanti aspettative per la prossima campagna. Ad oggi le indicazioni danno una quotazione che varia dai 90 ai 130 euro a quintale di olive. Un prezzo che non si registrava da tempo e che mi auguro possa essere mantenuto.
Lo scorso anno c’era stato l’allarme di Coldiretti Sicilia che sottolinea come nelle province di Agrigento, Trapani e Palermo la situazione sta diventando insostenibile e per questo è stato richiesto un incontro urgente ai Prefetti delle tre città.
Sulla produzione olivicola che nell’Isola riguarda oltre 160.000 ettari si gioca il futuro economico di intere aeree – sottolinea ancora Coldiretti Sicilia – . La produzione olearia di eccellenza che riguarda anche le Dop raggiunge l’Europa e quindi la crisi investe non solo il settore agricolo ma tutto l’indotto.
Questo – rileva ancora Coldiretti Sicilia – rende la situazione preoccupante e ciò si va ad aggiungere alla difficoltà del reperimento della manodopera. Ai Prefetti – conclude l’organizzazione agricola – saranno illustrati anche gli interventi richiesti che riguardano prima di tutto la definizione del prezzo di vendita in modo da evitare speculazioni.
Ismea ha rilevato un prezzo medio nazionale in aumento fino alla quarta settimana di settembre, che con 4,89 euro al chilo dalla prima di agosto cresce del 9,9%.