Quanto costa la memoria? Quanto costa la legalità? Domande che ci siamo posti o che ci siamo sentiti porre molte volte negli anni. Ma mai e poi mai avremmo pensato di dover porre una simile domanda nel giorno del 25esimo anniversario della strage di Capaci al Comune di Palermo.
Si perchè quest’anno le manifestazioni del 23 maggio sono molte di più rispetto all’anno passato e investono un arco di tempo e uno spazio fisico ben più ampio. E’, probabilmente, l’effetto dei 25 anni o forse l’effetto delle elezioni imminenti, fatto sta che già da ieri metà del centro di Palermo è off limits.
Zona rimozione su tutta via Notarbartolo, non solo nei pressi dell’albero Falcone ma già da via Libertà. Zona rimozione in tutte le strade limitrofe. Zona rimozione già da ieri anche in via autonomia siciliana e via D’Amelio oltre a tutti gli accorgimenti a Capaci, a Isola delle Femmine, in autostrada e così via.
Nulla di strano, viene da pensare, se non fosse che dal Comune si sono dimenticati un dettaglio. Nella zona di via Notarbartolo è stata trasformata in zona rimozione la quasi totalità dell’area P7 delle strisce blu. In sostanza i residente autorizzati al parcheggio devono contendersi una manciata di posti in via Terrasanta che non possono bastare neanche per un terzo delle vetture autorizzate.
Così è piovuta la protesta degli abitanti della zona. Una protesta sottovoce perchè a dir che qualcosa non va il 23 maggio si rischia di essere tacciati di mafia, di favoreggiamento, di collusione o quantomeno di condivisione morale della criminalità.
Così prima di protestare un gruppo di residenti ha chiamato tanto l’Amat quanto il Comando della Polizia Municipale non per pretendere di parcheggiare sotto casa ma chiedendo se potesse portare la propria auto in sosta nella zona strisce blu limitrofa. Insomma se tutto è zona rimozione per un giorno e mezzo autorizzate la sosta anche nelle altre aree.
Non se ne parla, neanche a dirlo. E a chi chiedeva cosa farsene dell’auto la risposta è stata di quelle che lasciano basiti: “Non è un problema nostro, la porti in un garage privato”.
Un garage privato? In zona ce ne sono diversi. Prezzo medio di sosta di un’auto per un mese 60 euro (si arriva anche a 120 a seconda del garage e della vettura). Prezzo medio per il 23 maggio (un solo giorno o al massimo due) 35 euro.
Non si tratta di un rincaro per il 23 maggio, fanno sapere i parcheggiatori regolari. Le tariffe funzionano in questo modo: se si lascia l’auto a lungo termine si può ottenere un prezzo, se la si lascia solo occasionalmente si paga ad ora e da qui il costo esorbitante.
Lasciare l’auto in zona rimozione è improponibile. Multa e rimozione sono inevitabili con costi che superano i 100 euro (e di multe ne sono state fatte centinaia a quegli sprovveduti che avevano parcheggiato dimenticandosi che giorno fosse e magari guardando distrattamente il cartello stradale provvisorio).
Di scelte ne restano poche: pagare e sorridere. In media 70 euro per una famiglia della zona che ha almeno due autovetture. Ecco quanto costa la memoria.
Ma non sarebbe bastato un provvedimeto di buon senso inserendo nell’ordinanza anche la deroga al parcheggio nelle aree limitrofe? Ma in fondo, come anche oggi dice e scrive qualcuno, gli abitanti della zona sono solo degli snob benestanti: che paghino!