E’ guerra di numeri al Comune di Palermo sui punti luce spenti in città. Da qualche settimana, fra l’Amministrazione e la dirigenza della società AMG c’è più di qualche dissidio. Tensione riesplosa oggi, dopo l’audizione dei sindacalisti di UGL Chimici all’interno della III Commissione consiliare sui punti luce spenti in città.
Fatto sul quale si è scatenata una guerra di numeri. A fornire la prima battuta del copione è stata la presidente della III Commissione Consiliare Sabrina Figuccia. Proprio nell’organo presieduto dall’esponente della Lega, si è infatti registrata questa mattina l’audizione dei dirigente della UGL Chimici, sindacato in quota proprio ad AMG. Rappresentanti dei lavoratori che, secondo quanto dichiara Sabrina Figuccia, avrebbero fornito un dato che parla del “70% di strade palermitane che rimangono al buio ogni sera“. Un numero enorme, forse troppo, anche di fronte ad un’emergenza che attanaglia da diverso tempo al città. “Se il dato venisse confermato dagli altri sindacati, che sentiremo nei prossimi giorni insieme con i dirigenti della stessa Amg, sarebbe davvero preoccupante, soprattutto per l’incolumità dei palermitani, la cui sicurezza, nelle ore serali e notturne, è parecchio precaria, come dimostrano anche le cronache di queste ultime settimane”.
Ma non è il solo elemento su cui l’esponente della Lega affonda il colpo, citando inoltre la questione relativa al nuovo direttore generale. “A rendere ancora più difficile la situazione, il contrasto tral’Amg e i lavoratori, con l’azienda che, da un lato, chiede pesanti sacrifici economici ai propri operai e, dall’altro, pubblica un bando per reclutare un nuovo direttore generale che costerebbe centinaia di migliaia di euro alle casse aziendali. Ecco perché abbiamo chiesto all’Amg e al Comune copia del bando per la nomina del nuovo dg per conoscere bene i costi e cercare di trovare un equilibrio tra la riorganizzazione aziendale e una soluzione che non metta a rischio gli stipendi dei dipendenti”.
Considerazioni critiche che di certo non si aspettava il presidente di AMG Francesco Scoma. Un attacco praticamente interno visto che, proprio la Lega, ha voluto Scoma alla guida dell’azienda di via Tiro a Segno. Accuse che comunque lo stesso presidente di AMG ha rispedito al mittente, ridimensionando di molti i numeri usciti in queste ore. “La percentuale dei guasti degli impianti di pubblica illuminazione di Palermo è in media del 5%, un dato assolutamente fisiologico a fronte di oltre 47.000 punti luce gestiti, più della metà dei quali hanno oltre trent’anni e cioè hanno completato la loro “vita tecnica utile”, e a fronte del costante lavoro di verifica e manutenzione effettuato dal personale della società”.
Ed è lo stesso Scoma a tornare poi su uno dei temi più caldi dell’interlocuzione fra Comune ed AMG, ovvero i danni causati dai cantieri in città “Negli ultimi mesi, il lavoro di manutenzione è stato caratterizzato anche da continui interventi per danni – spesso non riparabili – causati da terze imprese che lavorano con appalti affidati dal Comune al rinnovo dell’illuminazione”. Affondo finale poi per le critiche giunte all’azienda sull’efficenza del servizio. “Invito, infine, chi ritiene che AMG Energia non sia “al passo con i tempi” a visitarla e a confrontarsi con l’impegno quotidiano dei suoi dipendenti”.
Parole alle quali l’esponente della Lega non ci sta e rilancia su quanto dichiarato in mattinata. “La discrepanza fra i dati forniti dalle organizzazioni sindacali e quelli evidenziati dalla Amg appare davvero enorme. A dire il vero, seppur apprezzando il qualificato lavoro dei dipendenti, mai messo in discussione, il risultato è sotto gli occhi di tutti. Troppe strade sono al buio e i cittadini, soprattutto nelle periferie, vivono una condizione di totale pericolo. Nel mio ruolo andrò certamente presso l’azienda, ma invito al contempo il presidente a farsi un giro, al calar delle tenebre, in tutte quelle strade della città che certamente non ha avuto il piacere di frequentare. Al di là delle criticità esposte dalle organizzazioni sindacali, ogni giorno decine di cittadini segnalano disservizi e anomalie, dovute certamente a impianti vetusti ereditati dal passato, macomunque evidenti. Nessuna disinformazione, pertanto, ma solo un palese stato dei fatti”.