“Oggi, con la firma di questo Protocollo d’Intesa, compiamo un passo importante verso la costruzione di una comunità più equa e solidale. Il progetto “Tirocini inclusivi: una risposta rosa dedicata alle donne vittime di violenza” nasce proprio con l’intento di restituire dignità e speranza alle donne che hanno subito violenza, attraverso il loro reinserimento nel mondo del lavoro. Questo accordo, che vede coinvolti l’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana, l’Assessorato alle Attività Sociali e Socio-Sanitarie del Comune di Palermo, e i Centri Antiviolenza accreditati al Comune di Palermo, rappresenta una risposta concreta e strutturata, che si inserisce in un percorso di riscatto, autonomia e indipendenza economica.
Non si tratta semplicemente di creare opportunità lavorative: si tratta di restituire speranza e autostima, di aprire delle porte verso un futuro di libertà e dignità”. Così ha dichiarato, l’assessore alle Attivitia Produttive della Regione Siciliana Edy Tamajo intervenendo all’evento “Nemmeno con un fiore: imprese delle donne, violenza, lavoro e sostegno”, organizzato dall’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Siciliana e ospitato presso La Sirenetta di Mondello.
Le parole del sindaco Lagalla
“Sono soddisfatto che nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne venga rinnovata l’intesa tra Regione Siciliana e Comune, siglando l’accordo di collaborazione del progetto che prevede tirocini inclusivi che rappresentino una corsia rosa dedicata alle donne vittime di violenza. Ritengo che questo sia un modo concreto per celebrare nell’arco di tutto l’anno l’impegno dell’amministrazione su questo fronte e di questo ringrazio in particolare l’assessore regionale alle Attività produttive Tamajo e l’assessore comunale alle Politiche sociali Pennino che, con il supporto degli uffici dell’assessorato, porta avanti, con sensibilità e attenzione, un’azione di sostegno importante alle donne che hanno subito violenza. Rivolgo un ringraziamento speciale anche agli operatori dei tre centri antiviolenza che rappresentano soggetti attivi nell’ambito di questo accordo, sensibilizzando le donne sull’importanza dell’inserimento lavorativo e dell’autonomia economica come fattori di riscatto e di allontanamento da contesti di violenza”.
Morosini: “Emergenza sociale”
“L’emergenza sociale legata alla violenza di genere si trasforma inevitabilmente in una questione giudiziaria. È fondamentale che l’istituzione giudiziaria dialoghi e collabori con le altre istituzioni politico-amministrative per individuare e attuare soluzioni concrete ed efficaci.
Servono alleanze istituzionali per garantire risposte cautelari tempestive, perché la rapidità nell’intervento è essenziale. Allo stesso tempo, è prioritario assicurare che l’accertamento processuale si concluda in tempi brevi, restituendo giustizia alle vittime e definendo con chiarezza le responsabilità degli autori di violenza.
Il progetto dei tirocini inclusivi rappresenta una risposta concreta e seria, capace di offrire opportunità di riscatto e autonomia alle donne che hanno subito violenza.
Un altro tema cruciale è il trattamento dei soggetti maltrattanti. Questi devono intraprendere percorsi di riabilitazione che consentano loro di acquisire consapevolezza e costruire un nuovo percorso di vita. È imprescindibile che paghino fino in fondo per i loro errori, ma è altrettanto necessario offrire loro la possibilità di cambiare. Gli enti incaricati di prendere in carico questi soggetti devono dimostrare competenza e professionalità, garantendo percorsi di recupero validi e strutturati.”
Queste le parole di Piergiorgio Morosini, Presidente del Tribunale di Palermo, durante il suo intervento all’evento “Nemmeno con un Fiore”. L’incontro, organizzato per sensibilizzare e promuovere azioni concrete contro la violenza di genere, vede la partecipazione di rappresentanti istituzionali, giuridici e del mondo del lavoro.
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