“Cgil, Cisl, Uil Sicilia e le rispettive sigle regionali dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil esprimono delusione e contrarietà per il silenzio e l’assenza di confronto manifestati dall’assessore Mariella Ippolito”: è quanto si legge in una lettera che le organizzazioni sindacali hanno trasmesso alla titolare della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro della giunta Musumeci.
I sindacati chiedono ormai da tempo di essere convocati con urgenza per attivare un dialogo sui temi del welfare e delle politiche sociali “in considerazione della situazione esplosiva che caratterizza gravemente, in tal senso, la Sicilia”.
Nello specifico, si tratta della terza richiesta di convocazione avanzata dalle organizzazioni sindacali, che puntano il dito contro l’assessore anche “per avere disatteso gli impegni specifici contenuti nel protocollo d’intesa che le sigle dei lavoratori e dei pensionati hanno sottoscritto con l’assessorato stesso e l’ANCI Sicilia”.
Un accordo che è stato recepito con un apposito decreto assessoriale nel marzo 2015.
“Purtroppo – si legge ancora nella lettera – ci tocca rilevare la mancanza di volontà, da parte di Ippolito, nel mantenere relazioni sindacali corrette e normali: tuttavia occorre sottolineare che la convocazione ai tavoli di confronto, in questo caso sul welfare, non può essere una scelta determinata da eventuali simpatie né tantomeno dalla discrezionalità dell’assessore, alla quale ricordiamo che le nostre organizzazioni rappresentano, in Sicilia, centinaia di migliaia di persone, e che i principi generali della legge quadro richiamano la centralità dell’attività di concertazione su tutto il complesso delle politiche sociali”.
“Per noi – scrivono ancora i sindacati – è inaccettabile che il confronto si limiti alla richiesta di un consenso sul piano delle azioni sociali senza che sia avvenuto un serio confronto sulle stesse: da questo punto di vista, l’assessore ha scelto, più volte, di procedere in maniera del tutto unilaterale, assumendosi la responsabilità di una rottura nelle relazioni sindacali”.
La lettera si conclude con un’apertura e un “avvertimento” nei confronti dell’assessore Ippolito.
“Il nostro ruolo – si legge – ci induce a chiedere ancora una volta di essere convocati, ma il senso di responsabilità che ci è proprio non può essere tuttavia scambiato in alcun modo come una rinuncia a esercitare il nostro mandato: nel caso in cui non dovessimo ricevere alcun riscontro in tempi rapidi, avvieremo una campagna di informazione e sensibilizzazione e una mobilitazione estesa e articolata per dare voce alle istanze dei lavoratori e dei pensionati siciliani”.
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