Un sit-in di protesta, che coinvolgerà anche i docenti, si terrà domani mattina, mercoledì 29 dicembre, a Castelbuono – in provincia di Palermo – davanti alla scuola media Francesco Minà Palumbo della quale è cominciata oggi la demolizione.
Un comitato spontaneo è impegnato a fermare le ruspe e a ostacolare il progetto per la costruzione di un nuovo edificio. Il progetto ha ottenuto un finanziamento di 3,4 milioni ma secondo un gruppo di cittadini e familiari degli alunni si tratta di uno spreco di denaro pubblico.
La nuova scuola sorgerà accanto alla vecchia, restaurata appena due anni fa, e disporrà di meno aule. Da tempo viene chiesto al Comune di fermare la demolizione e di progettare solo un intervento di adeguamento sismico. Critiche sono state rivolte anche all’ufficio regionale di progettazione considerato un “corpo estraneo alla società”.
Oggi sono entrate in azione le ruspe mentre sulla ringhiera della vecchia scuola è comparso uno striscione: “No allo spreco di denaro”.
Ad aprile il progetto della Regione
A metà dello scorso aprile, l’ok al nuovo progetto da parte della Regione dopo lo studio sui costi per la realizzazione di un edificio nuovo. Questo dovrebbe consentire di ottimizzare le risorse (3, milioni e 461 mila euro): un budget erogato dal Miur attraverso l’assessorato regionale dell’Istruzione.
La nuova scuola potrà ospitare 240 alunni. Saranno realizzate dodici aule nelle quali svolgere quattro corsi didattici. L’edificio è stato progettato su due livelli, oltre al piano terra e a quello di copertura. Prevista anche la mensa e uno spazio polifunzionale che potrà essere destinato, all’occorrenza, ad Aula magna per conferenze e presentazioni. Il cosiddetto corpo “D” – l’unico che non verrà abbattuto ma, comunque, riammodernato e messo in sicurezza – sarà utilizzato come deposito per il materiale didattico. Un intervento che consentirà all’amministrazione della cittadina di dotare la scuola media dei più moderni sistemi antisismici e di efficientamento energetico.
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