“Le proteste di questi giorni, al di là delle deprecabili strumentalizzazioni di chi soffia sul fuoco del malcontento per i propri fini, segnalano una situazione veramente critica, di cui il governo si deve fare carico con risposte adeguate “.
Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino. “Stretto tra l’esigenza di fermare l’epidemia e le necessità di un’ economia in forte affanno l’esecutivo- afferma Mannino- con l’ultimo Dpcm ha preso decisioni forti, impopolari, devastanti per i settori coinvolti, ma probabilmente a questo punto inevitabili. Questo stesso governo deve però ora dare risposte immediate e più incisive di quelle annunciate a chi reclama giustamente il diritto di poter continuare a vivere, in questa fase di transizione, soddisfacendo le proprie necessità e quelle
della propria famiglia”.
Il segretario della Cgil Sicilia rileva che “mentre il governo nazionale mette in campo seppur insufficienti misure
di ristoro, manca invece all’appello completamente il governo regionale, che anche se pressato a dare risposte, tace del tutto e in questi mesi non ha attivato alcuna misura per affrontare le fragilità del sistema economico e di quello sanitario e preparare la Sicilia a questa nuova ondata epidemica”.
“Voglio sottolineare- aggiunge Mannino- che la tutela della salute è il presupposto del rilancio economico. Bisogna tuttavia che si tenga conto del fatto che soprattutto nel Mezzogiorno, gravato da annosi problemi strutturali, da indici di disoccupazione e di povertà già elevati, la crisi attuale rischia di avere effetti tremendi, mettendo a rischio anche la tenuta e la coesione sociale. Per questo va fatto ogni sforzo possibile- sia dal governo Conte che da quello regionale per dare sostegno ai settori in affanno e alle famiglie”.
Mannino sottolinea di “non volere esprimere giudizi su un provvedimento frutto di estenuanti mediazioni, che cerca di rimediare all’emergenza sanitaria con scelte difficili, dolorose, delle quali il prezzo sarà salato, sulla cui efficacia e bontà si potrà giudicare in seguito. La Cgil però – dice Mannino- non smetterà di premere il governo nazionale e quello regionale, anche con la mobilitazione se necessario, per ottenere misure di tutela del reddito per i lavoratori di tutti i settori, il blocco dei licenziamenti e provvedimenti per il sostegno alle famiglie, alle fasce più deboli della popolazione e di contrasto alla povertà”.
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