“Siamo qui per dichiarare guerra a chi dopo tutto questo tempo ancora non ci dà riposte sulla nostra stabilizzazione. Chiediamo quindi le dimissioni dell’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri e del governatore Rosario Crocetta”.
Dopo l’iniziativa di ieri degli Asu, protestano i lavoratori precari degli enti locali della Regione Siciliana, che sono in presidio dalle 9 di stamattina davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Funzione pubblica a Palermo.
La manifestazione è indetta da indetta da Cub Sicilia e Alba e segue al grande sciopero di giugno che ha unito più di 15 mila persone, scese per strada, per protestare contro l’inerzia del governo regionale nel processo di stabilizzazione del personale precario degli enti locali siciliani. In quell’occasione l’assessore Lantieri si era impegnata a convocare una cabina di regia per presentare una proposta che rappresentasse una soluzione definitiva.
“Fino ad oggi non è arrivata alcuna proposta e nessuna convocazione – afferma Nicola Traina, coordinatore regionale precari della Cub. – E inoltre apprendiamo che la stessa Lantieri ha deciso di incontrare soltanto le organizzazioni sindacali confederali (Cgil, Cisl e Uil), che evidentemente lei ritiene possano accettare supinamente ipotesi di stabilizzazioni da noi ritenute inaccettabili. Non accetteremo passivamente di svendere i servizi ed i lavoratori al miglior offerente o ad ipotesi di agenzia che non preveda una tipologia di contratti di lavoro pubblici”.
La preoccupazione dei lavoratori aumenta ogni giorno che passa: tra meno di due mesi, il 31 dicembre, data di scadenza dei contratti.
Inoltre la quasi totalità delle amministrazioni locali non ha predisposto ancora gli atti amministrativi propedeutici alla stabilizzazione dei lavoratori, e ad oggi la prospettiva è quella di arrivare alla scadenza senza alcuna soluzione, con gravissime ripercussioni sociali e per i servizi da offrire ai cittadini.
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