Si è svolto ieri, presso la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, il presidio dei lavoratori ASU per rivendicare nella prossima Legge Finanziaria la loro stabilizzazione e nelle more l’integrazione dell’orario di lavoro attualmente fermo a 20 ore settimanali a fronte di un sussidio di 590 euro mensili.
Al presidio lavoratori da tutta la Sicilia
Al presidio, convocato unitariamente da FP CGIL – CISL FP – UILTEMP, hanno partecipato numerose delegazioni di lavoratori provenienti da tutte le province siciliane, in utilizzo da parte della Regione, dei Comuni, delle ASP e del Privato Sociale.
L’incontro con alcuni deputati
Le delegazioni sono state ricevute dai deputati Barbagallo, Cracolici, Fava, Lupo, Di Caro e Di Paola. “Abbiamo rappresentato – affermano i segretari generali delle tre Organizzazioni, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera e Danilo Borrelli – le varie questioni che riguardano il bacino degli ASU, dall’adeguamento delle norme al contesto nazionale, alla storicizzazione delle risorse, dall’eliminazione dei vincoli che bloccano le assunzioni negli Enti Locali agli incentivi per quanti sono interessati alla fuoriuscita dal bacino”.
Proposte di emendamenti per accelerare l’iter nella legge finanziaria
“Le deputazioni hanno assicurato – precisano i segretari dei sindacati – sostegno alla vertenza riprogrammando in tempi brevi un nuovo incontro impegnandosi a trasferire al Governo Nazionale i termini della vertenza.
Le Organizzazioni sindacali si sono impegnate a redigere e presentare – concludono Agliozzo, Montera e Borrelli – proposte di emendamenti per accelerare l’iter nella Legge Finanziaria”.
Un’assemblea sindacale il 29 aprile, gli Asu siciliani sono 4mila
Domani si terrà una assemblea sindacale interna. Tra i punti all’ordine del giorno dell’assemblea il fatto che il Governo Regionale nella proposta di Legge di stabilità regionale 2022/2024 non avrebbe ancora previsto alcuna concreta iniziativa a favore dei 4000 lavoratori ASU siciliani. “L’articolo 36 della Legge Regionale 15 Aprile 2021 9 – si legge in una nota – prevede uno stanziamento di 15 milioni di euro anche per l’anno 2022 a titolo di contributo per favorire le stabilizzazioni. Nell’impossibilità di procedere alle stabilizzazioni tenuto conto che l’articolo 36 L.R. 9/2021 è stato impugnato dal Consiglio dei Ministri e considerato che il Governo Regionale a seguito dell’impugnativa del Consiglio dei Ministri dell’art. 36, nessuna interlocuzione ha avviato con il Governo Nazionale al fine di superare le criticità evidenziate, nell’impugnativa, ci si attende che le risorse aggiuntive previste a favore degli ASU per l’anno 2022 dall’art.36 vengano utilizzate come contributo da erogare agli enti utilizzatori ai fini della concessione dell’integrazione oraria che permetta ai lavoratori di percepire un compenso aggiuntivo all’assegno ASU”. Nel corso della riunione si decideranno anche altre iniziative di protesta.
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