“I soggetti affetti da disabilità hanno il diritto di conoscere senza ambiguità quali siano i dispositivi cui hanno effettivamente diritto, se un determinato prodotto può essere ottenuto gratuitamente oppure no”: a dirlo è Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia che stamane è intervento all’apertura di un tavolo tecnico, per fare il punto sull’ormai imminente approvazione del nuovo nomenclatore tariffario.
“Il documento, istituito con il Decreto 332 del 1999 -dice il parlamentare regionale – lascerebbe spazi alla discrezionalità dei dirigenti sanitari per cui, persisterebbero procedure diverse per i vari distretti. Ne consegue che bambini affetti da scoliosi, attendono mesi per ricevere un busto, esponendosi a gravi e inevitabili peggioramenti.
Ad oggi, il nomenclatore regionale sta per essere cambiato dall’Assessorato Sanità ed è opportuno che in questa fase, si agisca accuratamente negli interessi di aziende e assistiti”.
In occasione dell’incontro, Rosario Gagliano Presidente di A.O.T.O., l’Associazione di Categoria più rappresentativa del comparto ortopedico in Sicilia con oltre il 50% dei Laboratori Ortopedici Associati, ha affermato: “La bozza del nomenclatore ad oggi presente ci preoccupa perché mette dentro solo gli ausili costruiti nel commerciale e coinvolge meno le officine ortopediche”.
“Il nuovo nomenclatore – dice ancora Figuccia – dovrà tenere conto delle nuove tecnologie per l’applicazione degli ausili in ambito sportivo, domestico, lavorativo”.
Sono circa 50 aziende in Sicilia che offrono supporto ai disabili e 100, i tecnici ortopedici che li assistono.
“La Regione – conclude – per l’aggiornamento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e del Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili, risalente all’ormai superatissimo Decreto Ministeriale 332/99, deve assicurare inammissibilità di forniture difformi, discrezionali e incontrollabili in quanto ad appropriatezza e congruità”.
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