“Oggi a Palermo una giovane nigeriana costretta a prostituirsi è riuscita a scappare dalla sua ‘maman’ e ha chiesto protezione per affrancarsi dallo sfruttamento. Solo a Palermo i proventi della tratta sono di 10 milioni di euro l’anno, ma è un dato sottostimato“.
Ad annunciarlo è stato l’attivista Nino Rocca, nel corso della conferenza del progetto antimafia promosso dal centro studi Pio La Torre e dedicata al “Ruolo delle mafie e restringimento dei diritti, il sistema della corruzione, della violenza e della tratta”.
Alla conferenza, in corso al cinema Rouge et noir di Palermo, sarebbe dovuta intervenire Osas, una delle donne nigeriane che è riuscita ad affrancarsi dallo sfruttamento della prostituzione e presidentessa del gruppo “donne di Benin City di Palermo”.
Ma la fuga odierna della giovane nigeriana l’ha costretta ad attivare una serie di misure di protezione urgenti previste in questi casi. L’associazione “Donne di Benin City” di Palermo ha annunciato un incontro questo sabato in occasione della giornata europea contro la tratta alle 10 alla Chiesa di San Giovanni Decollato nel capoluogo per discutere dello sfruttamento delle minori nigeriane.
La stessa sera, alle 22, in via Filippo Juvara, ci sarà un momento di preghiera, seguito da una fiaccolata in ricordo di Loveth, la nigeriana che fu trovata seminuda e senza vita vicino a dei cassonetti del capoluogo. Il 18 ottobre, alle 16, alla Favorita il gruppo “Donne di Benin City” farà un momento di preghiera in ricordo di un’altra vittima, Favour, nel luogo dove è stata avvistata l’ultima volta prima di essere uccisa da un cliente.