L’assessorato regionale alle Attività Produttive della Regione Siciliana, ha annunciato il differimento dei termini per la conclusione delle attività finanziate dal bando “Sicilia che piace”. “I nuovi termini consentiranno ai beneficiari di completare i progetti con maggiore flessibilità, rispondendo così alle richieste pervenute dal territorio”. Afferma l’assessore Edy Tamajo.
Nuove scadenze
Nello specifico, i termini aggiornati sono i seguenti:
- Il termine per la conclusione dei progetti è prorogato dal 31 ottobre 2024 al 15 dicembre 2024.
- Il termine per la spesa sostenuta e quietanzata è prorogato dal 20 novembre 2024 al 24 dicembre 2024.
- Il termine per la trasmissione delle richieste di liquidazione è prorogato dal 30 novembre 2024 al 31 dicembre 2024
Obiettivi della proroga
“Il differimento dei termini per la realizzazione delle attività legate al bando ‘Sicilia che piace’ è stata decisa per accogliere le istanze provenienti dal territorio. Vogliamo garantire ai beneficiari più tempo per completare i loro progetti, assicurando che le risorse destinate a questo programma possano essere utilizzate al meglio per promuovere lo sviluppo locale. Il nostro obiettivo è sostenere associazioni, enti locali e privati, affinché possano contribuire efficacemente alla valorizzazione culturale e turistica della nostra Regione.” Afferma Tamajo.
Soddisfazione del deputato Vitrano
Soddisfatto anche il deputato regionale di Forza Italia Gaspare Vitrano che dichiara: “Questa proroga rappresenta un passo importante per garantire la piena riuscita dei progetti finanziati dal bando ‘Sicilia che piace’. Grazie a questa estensione, i beneficiari avranno il tempo necessario per finalizzare le loro attività in modo efficiente e valorizzare il nostro territorio in modo concreto. È una risposta positiva alle esigenze del territorio e un chiaro segnale dell’attenzione che il governo Schifani, pone sulle iniziative a sostegno dello sviluppo economico e culturale della Sicilia.”
Il bando “Sicilia che piace”, dedicato a promuovere iniziative che rafforzino il patrimonio culturale, turistico ed economico del territorio, “continuerà dunque a rappresentare un’importante opportunità per i soggetti coinvolti, grazie al differimento appeno disposto”. Conclude Tamajo.
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