“Presto in commissione Ars provvedimento regionale, Pullara non si prenda meriti non suoi”. Lo dice in una nota l’assessore alla Sanità Ruggero Razza, rispondendo al deputato regionale della Lega e vice presidente della commissione sanità all’Ars Carmelo Pullara secondo cui l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza terrebbe “in ostaggio i circa 9 mila lavoratori impiegati nell’emergenza covid -19”.
“Il deputato Pullara ha tutta la mia solidarietà: vuole per forza ritagliarsi un ruolo per poter dire che se si prorogano i contratti è merito suo, se si stabilizzano i lavoratori è merito suo. Peccato, perché chi ha avuto ruoli nel sistema sanitario, e ancora ne è dipendente, dovrebbe conoscere quali sono le procedure e ricordare che ho già preso l’impegno di condividere con la commissione Salute dell’Assemblea regionale siciliana il testo della mia circolare, affinché non si potessero aggirare per la Sicilia tanti millantatori pronti a brandire risultati che notoriamente non appartengono loro”. Questa la replica di Razza.
L’assessore fa sapere che ieri, assieme a tutti gli assessori alla Sanità delle altre Regioni italiane ha incontrato il ministro Speranza, al quale ha ribadito, oltre le decisioni regionali, l’opportunità di un intervento nazionale che, dice, “speriamo arrivi nel corso del Consiglio dei ministri di oggi. In ogni caso, martedì prossimo il testo del provvedimento regionale sarà presentato alla commissione, perché io del parlamento siciliano ho un rispetto più grande di quello che Pullara ha del governo regionale”.
“Ancora una volta-scrive Pullara- parole al vento quelle pronunciate dall’assessore Razza prima in aula e poi in commissione sanità aveva affermato che entro la metà del mese, previo un nuovo confronto con la commissione e sulla base delle indicazioni venute dalla conferenza Stato-Regioni, la giunta regionale avrebbe adottato un provvedimento per la proroga dei contratti fino al 30 giugno, per i lavoratori della sanità impegnati nella lotta contro il covid ma ciò non è avvenuto”.
“Esiste un ordine del giorno, – sottolinea Pullara – lo ha accettato e adesso cosa aspetta a procedere? In Sicilia ci sono attualmente circa 9 mila lavoratori impiegati nell’emergenza Covid-19 con varie forme contrattuali, ovviamente a scadenza. Si tratta di personale titolato e opportunamente formato, che in questi anni di pandemia ha operato con sacrificio, grande passione e abnegazione e che, adesso, merita l’inserimento in un percorso volto all’assunzione anche perché c’è assoluto bisogno di forza lavoro all’interno delle Aziende ospedaliere e delle Aziende sanitarie provinciali. Sarebbe un peccato disperdere questo patrimonio in termini di esperienza delle risorse umane impegnate in questa impresa. Questo, in funzione del nuovo piano regionale sanitario, rimodulato alla luce dell’impiego delle somme stanziate con la misura sanità del PNRR – conclude Pullara- che di conseguenza impone una revisione degli organigrammi aziendali esistenti oltre alla creazione di nuove realtà. Fermo restando che non si può considerare finita l’emergenza, allo stesso tempo è però indispensabile andare oltre l’attuale impostazione, per garantire cure a tutti con un’adeguata programmazione dell’utilizzo delle strutture e del personale”.