In Sicilia si va verso la proroga dei contratti del personale covid e la stabilizzazione. Una notizia appresa con favore dalla politica e dai sindacati. Ieri è arrivata la circolare dall’assessorato alla Salute, guidato da Ruggero Razza. In particolare, l’assessorato ha invitato le Aziende sanitarie dell’isola, “previa analitica ricognizione del fabbisogno e comunque sulla base delle esigenze organizzative presenti nelle diverse realtà aziendali e fermo restando che deve essere comunque mantenuto un presidio adeguato di personale che in caso di necessità possa far fronte con immediatezza a un possibile riacutizzarsi dell’emergenza pandemica, a prorogare i rapporti in essere fino al 31 dicembre 2022 anche attraverso una loro rimodulazione oraria, nei limiti di capienza dei fabbisogni di personale“.
“Riconoscimento per 9 mila siciliani”
Ora anche la Ugl Sicilia accoglie con soddisfazione l’emanazione, da parte dell’assessore regionale Ruggero Razza, del decreto con il quale vengono prorogati al 31 dicembre i contratti dei lavoratori assunti per sostenere in sistema sanitario siciliano nella lotta al Covid-19, accogliendo le richieste sindacali. “E’ prima di tutto un importante riconoscimento per 9 mila siciliani che, in questi due anni, con spirito di servizio e passione, hanno dato una grossa mano a un settore che già da tempo lamentava carenze in organico e continua ancora oggi a manifestarle con grande evidenza – evidenziano il segretario regionale Giuseppe Messina, il segretario regionale della federazione Ugl Salute Carmelo Urzì ed il neo segretario regionale aggiunto di Ugl Salute Raffaele Lanteri.
“Ora la regia di monitoraggio”
Secondo i sindacati, il provvedimento consentirà all’Amministrazione regionale, alle Aziende sanitarie ed ospedaliere, ma anche ai sindacati di iniziare a ragionare sulla stabilizzazione di buona parte di questi lavoratori. “Nel contempo, però, perchè si possa procedere speditamente e senza intoppi alle stabilizzazioni riteniamo necessaria l’istituzione di una cabina di regia di monitoraggio del fabbisogno del personale, per consentire l’applicazione di precise linee guida e l’uniformità dei criteri di assunzione o assorbimento delle figure previste dalla legge e, quindi, evitare che ci siano realtà in overbooking ed altre indietro negli adempimenti”.
“Dopo battaglie politiche, arriva il primo risultato utile”.
“Da mesi ci battiamo a favore dei lavoratori precari covid e sono molto contento della nuova circolare emanata dall’assessorato alla Salute”. Afferma il deputato regionale Edi Tamajo a seguito della direttiva. “Si tratta di personale amministrativo e medico che ha titoli e formazione; che in questi anni di pandemia ha operato con grande spirito di sacrificio. Proprio per questo, da tempo sono convinto che, in funzione del nuovo piano regionale sanitario, rimodulato alla luce dell’impiego delle somme stanziate con la misura sanità del Pnrr, questi precari meritano l’inserimento in un percorso, volto all’assunzione, visto anche le gravi carenze all’interno delle Aziende ospedaliere provinciali”. Continua il deputato.
La circolare dell’assessorato
L’assessorato, nelle more della necessaria riorganizzazione dei servizi connessi alla campagna di
vaccinazione e, più in generale, delle attività avviate per il contrasto alla pandemia attraverso le direttive nazionali ha invitato le Aziende sanitarie dell’isola, “previa analitica ricognizione del fabbisogno e comunque sulla base delle esigenze organizzative presenti nelle diverse realtà aziendali e fermo restando che deve essere comunque mantenuto un presidio adeguato di personale che in caso di necessità possa far fronte con immediatezza a un possibile riacutizzarsi dell’emergenza pandemica, a prorogare i rapporti in essere fino al 31 dicembre 2022 anche attraverso una loro rimodulazione oraria, nei limiti di capienza dei fabbisogni di personale”.
Attivare i tavoli sindacali
Razza ha chiesto inoltre alle Aziende sanitarie di “attivare appositi tavoli di confronto sindacali al fine di condividere il percorso di stabilizzazione e internalizzazione del personale aventi i requisiti previsti dalla vigente normativa, nonché di valorizzazione, con appositi atti regolamentari, del servizio prestato dal personale non medico contrattualizzato tramite collaborazioni coordinate e continuative o altre forme di contratti flessibili”.
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