Non è prevista la chiusura del pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo, né il suo accorpamento con quello di Villa Sofia, in vista dei futuri lavori di ristrutturazione che coinvolgeranno l’area di emergenza-urgenza.
È quanto ribadito nel corso di una riunione che si è tenuta nell’assessorato regionale della Salute tra l’assessore, i dirigenti dei dipartimenti Pianificazione strategica e del Dasoe insieme con i vertici dell’azienda ospedaliera.
Direzione del Cervello ha comunicato due ipotesi progettuali per i lavori
La direzione aziendale ha comunicato di avere al vaglio due ipotesi progettuali per i lavori ed entro due settimane sceglierà quella più idonea a garantire la continuità assistenziale. La decisione definitiva verrà presa nel corso di un nuovo incontro previsto in assessorato alla fine del mese.
Sulla carenza di personale
Per quanto riguarda la carenza di personale, analoga a quella di tante altre strutture di emergenza-urgenza sia a livello regionale che nazionale, risulterà essenziale il ricorso a prestazioni aggiuntive di medici anche di altre unità complesse, finalizzato a garantire la doverosa continuità assistenziale.
L’allarme nei giorni scorsi dei sindacati
Pochissimi giorni fa i sindacati avevano lanciato l’allarme sulla possibile chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di via Trabucco e l’accorpamento con quello di Villa Sofia. In una nota indirizzata all’assessorato regionale alla Salute i sindacati Cisl Fp, Uil Fpl, Nursind, Nursing Up e Fials Palermo avevano rappresentato i timori e le ripercussioni negative se l’eventualità si fosse concretizzata.
E scrissero: “La chiusura di tale importante e nevralgica area di emergenza potrebbe determinare grandi e gravi disagi per l’intera popolazione cittadina. Doveroso, inoltre, porre l’attenzione alla gestione pratica delle emergenze, con i vari ricoveri, visite specialistiche ed esami diagnostici ai quali dovrebbero essere sottoposti i pazienti presso i reparti del Cervello, ma presi in carico dal pronto soccorso di Villa Sofia, con il conseguente aumento dei trasferimenti dei pazienti e dunque un impiego maggiore di ambulanze aziendali e personale, senza contare i disagi per l’utenza”.
“Alla luce delle criticità evidenziate – hanno scritto qualche giorno fa i sindacati – proponiamo la realizzazione di locali, anche prefabbricati, attigui all’attuale pronto soccorso del Cervello, al fine di scongiurare la chiusura e porre rimedio all’attuale situazione determinatasi all’interno del medesimo, a causa della mancata conclusione dei lavori di ristrutturazione, iniziati da tempo e ad oggi non ancora terminati”.
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