“Visto che il terrorismo psicologico e le minacce non hanno fermato le proteste, il potere ha messo nel conto di usare il pugno di ferro per soffocare questo movimento nella sua culla. Sappia, chi detiene il potere, che noi non ci faremo intimidire. Davanti ad una eventuale offensiva repressiva sapremo difenderci mettendo in campo vincenti azioni di disobbedienza civile di massa. Non cadremo quindi nella trappola della spirale di violenza e contro-violenza”. Il popolo dei no vax e no green pass si raduna nel “Fronte del Dissenso”, un movimento che annuncia una grande manifestazione nazionale, il prossimo 25 settembre, a piazza San Giovanni, a Roma.
Da giorni alcuni esaltati hanno alzato il tiro, creando una escalation di violenza.
Alcuni no vax hanno preso di mira dei medici impegnati nella campagna di vaccinazione in Sicilia. Tra quelli più colpiti da minacce e attacchi l’infettivologo Antonio Cascio che ha scritto su Facebook di essere “favorevole a far pagare a coloro i quali hanno rifiutato il vaccino tutte le spese relative al loro ricovero ospedaliero nel momento in cui ne avranno bisogno a causa della loro positività”.
«Come sta accadendo nel resto d’Italia, anche in Sicilia si moltiplicano gli episodi di minaccia dei no-vax o di chi, nell’estremismo dell’intolleranza, si professa tale. Giunga intanto la mia solidarietà – e l’invito a proseguire la sua preziosa opera professionale – al professor Antonio Cascio, valente infettivologo dell’Università di Palermo, minacciato e insultato per aver sostenuto le ragioni della scienza. A lui, e a tutte le donne e gli uomini che si espongono per contrastare le falsità diffuse da chi lavora contro la salute della comunità siciliana, il mio pieno appoggio e incoraggiamento». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
“Quando si alzano i toni e si esce dai confini della democrazia con gli indirizzi di casa dei possibili ‘obiettivi’ sui gruppi Telegram bisogna applicare le leggi che ci sono per colpire questi eccessi che si configurano come reati e la maggioranza silenziosa delle persone deve stare dalla parte della democrazia e difenderla”. Lo ha detto il ministro della Sanità, Roberto Speranza, ieri a Livorno commentando sempre l’escalation di minacce e aggressioni verbali che arriva dalla galassia no vax.
“Si tratta di una piccola minoranza che è rumorosa e una piccolissima che è addirittura violenta. Ma ci sono ancora donne e uomini che sono perplessi sui vaccini e noi dobbiamo sforzarci di persuaderli con la forza della scienza grazie alle notizie che ci arrivano da ogni angolo del mondo e che ci dicono che i vaccini sono sicuri. Queste notizie sono pietre e non dobbiamo farci distrarre dalle fake news via social o delle notizie sbagliate”.
“E’ sotto gli occhi di tutti – scrive il Fronte del dissenso – contro il cosiddetto “green pass” e l’obbligo vaccinale, in difesa della libertà di scelta terapeutica e della democrazia, è sorto un grande movimento di massa. Un movimento che vede la partecipazione consapevole dei più diversi soggetti sociali: dai lavoratori della sanità e della scuola, alle partite Iva, agli studenti. E’ una nuova e tenace resistenza quella che sta sorgendo, essa può e deve crescere, espandersi acquistare forza e autorevolezza. Ma essa ha diversi nemici, esterni ma pure interni, anzitutto un potere tetragono deciso a fondare un nuovo regime autoritario e tecnocratico.
Per questo, mentre condanniamo questi esagitati, invitiamo tutti i cittadini risvegliati a non seguire le loro indicazioni ambigue e velleitarie ed a proseguire nelle mobilitazioni in corso, città per città, fino alla grande manifestazione nazionale del 25 settembre a Piazza San Giovanni a Roma. Certo che dovremo bloccare la macchina diabolica del potere, ma potremo farlo quando saremo in grado di avere con noi milioni di cittadini consapevoli e ben organizzati. E quando saremo milioni tutto sarà possibile, anche la resa dei conti con i criminali abusivi che occupano le istituzioni della Repubblica”.
Da oggi obbligo di Green pass per bus, aerei e treni a lunga percorrenza. Stazioni ferroviarie blindate contro i no vax, che minacciano di bloccarle. “Chi ferma la circolazione commette reato”, avverte il sottosegretario all’Interno Sibilia, e Lamorgese annuncia “tolleranza zero”. Di Maio, minacciato di morte, rincara: “Bloccare la possibilità di muoversi vuol dire reprimere la libertà”.
Il segretario della Fit Cisl, Pellecchia, assicura che “chi decide di interrompere i servizi, in nome della libertà a non vaccinarsi, non avrà l’appoggio dei sindacati”.
“Siamo vicini al collega ed amico, ministro Luigi Di Maio, per le minacce subite dai no vax. La stessa vicinanza e solidarietà esprimiamo nei confronti di tutti coloro che sono impegnati sul fronte dell’informazione e della lotta alla pandemia che ormai con cadenza quotidiana ricevono insulti e minacce per il loro prezioso operato. Il clima d’odio che si è creato è inaccettabile e costituisce un ulteriore ostacolo alla lotta al virus che purtroppo non accenna minimamente a battere in ritirata”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni di Caro.