È stato firmato dall’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Baldo Gucciardi, il decreto che avvia l’azione di promozione dell’allattamento al seno in Sicilia. Dall’1 aprile le Aziende Sanitarie dell’Isola dovranno uniformarsi al piano redatto dall’ufficio della Promozione della Salute, diretto dal dottor Salvatore Requirez, del Dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, con lo scopo di incrementare sia il numero delle madri che allattano al senso, sia la durata dell’allattamento, in linea con le raccomandazioni nazionali. Le attività saranno sotto la responsabilità dei dipartimenti Materno infantile.
“Ad oggi le linee di indirizzo dell’Oms sono in realtà poco applicate e, comunque, a macchia di leopardo sul territorio regionale registrando, complessivamente, percentuali di adesione ancora insoddisfacenti – spiega l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi – Per questa ragione, il decreto punta a un’attività di promozione dell’allattamento coordinata e che trovi un’omogenea applicazione su tutto il territorio regionale secondo uno schema organizzativo semplice e flessibile che risulti applicabile nella diverse realtà sanitarie e sociali espresse dalle singole Asp e coinvolgendo un numero sempre maggiore di nutrici”.
Secondo un’indagine Istat in Italia la proporzione di donne che hanno allattato al seno almeno una volta nella loro vita è cresciuta. È stata infatti stimata una prevalenza dell’81,1% nel 2005 e dell’85,5% nel 2013, accompagnata ad un aumento anche della durata media d’allattamento con un valore nazionale pari a 4,1 mesi. Tuttavia, in molte regioni italiane, soprattutto del Sud, i tassi di prevalenza dell’allattamento al seno restano ancora bassi. In Sicilia la prevalenza di donne che hanno allattato almeno una vota nella vita è pari al 71% e la durata media dell’allattamento risulta di 3,5 mesi. La mancata pratica dell’allattamento esclusivo al seno è più frequente tra le mamme che presentano una maggiore condizione di svantaggio socioeconomico, così come, in generale, le disuguaglianze nella popolazione determinano un diversa propensione all’adesione ai comportamenti salutari.
Nel Piano regionale di promozione dell’allattamento al seno rientra anche il programma di formazione degli operatori dedicati, coinvolti e interessati: dai pediatri ai ginecologi, passando dagli psicologi alle associazioni. L’attività di promozione, invece, deve seguire i protocolli di comportamento tracciati negli anni dall’Oms e dall’Unicef. Si va dalla definizione di un protocollo scritto per l’allattamento al seno all’informazione di tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione di questa pratica. Tra le linee tracciate da Oms e Unicef si ricorda l’importanza di mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un’ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario, sistemare il neonato nella stessa stanza della madre, in modo che trascorrano insieme 24 ore su 24 durante la permanenza in ospedale, promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall’ospedale.
Con successivo provvedimento verrà nominato un tavolo tecnico regionale permanente che avrà il compito di monitorare le attività di promozione e sostegno messe in atto dalle aziende sanitarie rispetto alle previsioni di programma.
Il tavolo tecnico permanente dovrà riunirsi con cadenza almeno semestrale e fornirà una visione consultiva dei dati trasmessi dalle Asp ai competenti uffici regionali e le proposte per i più adeguati indirizzi a correttivo.
Il tavolo è aperto alla partecipazione rappresentativa delle associazioni di mutuo aiuto di mamme che, sul territorio della Regione, operano per la promozione, la protezione ed il sostegno dell’allattamento.
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