La consiliatura targata Roberto Lagalla muove un nuovo passo. E’ stata celebrata questa mattina presso la sede istituzionale di Palazzo Jung, a Palermo, la proclamazione del Consiglio Comunale. La lista dei nomi prescelti dai cittadini è stata letta dal togato Stefano Sajeva. Cerimonia che ha dato un nuovo colpo di scena: Pasquale Terrani è riuscito a risuperare Rosi Pennino nel conto delle preferenze, tornando così fra gli eletti a Sala delle Lapidi. Da capire quando avverrà l’insediamento definitivo, anche se dovrebbe arrivare fra l’ultima settimana di luglio e la prima di agosto.
Come sopra ricordato, si inizia subito con il pezzo forte della proclamazione, ovvero il sorpasso di Pasquale Terrani nei confronti di Rosi Pennino. Il 7 luglio scorso, l’alfiera di Gianfranco Miccichè riuscì a superare il suo avversario grazie ai 21 voti in più attribuiti dagli uffici elettorali, che hanno fatto salire la candidata a quota 740. Verdetto oggi ribaltato dalla proclamazione a Palazzo Jung. Attualmente, non è noto il numero di voti di differenza fra i due candidati.
Riconfermati invece gli altri sei eletti, anche se con qualche differenza numerica. Ottavio Zacco si conferma primo della classe. L’alfiere di Edy Tamajo è seguito dalla collega Caterina Meli e da Gianluca Inzerillo. Subito dietro Giulio Tantillo, Natale Puma e Leopoldo Piampiano.
Gerarchie invariate in casa Fratelli d’Italia. Primo degli eletti è Francesco Scarpinato. Segue a ruota l’eurodeputato Giuseppe Milazzo, alle cui spalle si colloca Antonio Rini, fratello dell’uscente Claudia Rini. A seguire Germana Canzoneri, il consigliere comunale uscente Fabrizio Ferrara e Tiziana D’Alessandro.
Cinque seggi conquistati invece da Lavoriamo per Palermo, lista civica di Roberto Lagalla che comprende anche gli esponenti di Italia Viva. Dopo i riconteggi, non cambia nulla anche in questa lista anche se l’ultimo degli eletti, Antonino Abbate, avrà sicuramente avuto un brivido durante le operazioni di verifica, dopo essersi visto decurtare 21 voti. Malus che lo ha fatto scendere a 790 preferenze, comunque sufficienti a battere la concorrenza di Luisa La Colla. Primo degli eletti sempre l’ex capogruppo di Italia Viva Dario Chinnici, seguito da Giuseppe Mancuso, Giovanna Rappa e Salvatore Allotta.
Tre seggi invece per Prima l’Italia. Riconfermati gli uscenti Sabrina Figuccia in testa alla preferenze, seguita da Marianna Caronia e da Alessandro Anello, che ha distaccato Salvatore Di Maggio. Fuori dai giochi anche il capogruppo uscente Igor Gelarda, da oggi passato ai ranghi di Sicilia Vera, compagine di Cateno De Luca.
Tre seggi anche per la DC Nuova di Totò Cuffaro. L’ex presidente della Regione è riuscito a riportare il simbolo democristiano all’interno di Sala delle Lapidi. Compagine che sarà capitanata, nel prossimo Consiglio Comunale, da Salvatore Imperiale, seguito da Domenico Bonanno e da Viviana Raja, che sale sopra quota mille e soffia di poco il posto a Giuseppe La Vardera. Rimangono fuori dai giochi Alleanza per Palermo, UdC, Noi con l’Italia e Moderati per Lagalla, che rischiano anche di non potere esprimere nessuna preferenza in vista della futura composizione della Giunta.
Con riguardo ai sedici seggi rimanenti, la coalizione progressista guidata da Franco Miceli si aggiudica 11 seggi. Scranni da dividere fra PD (lista intorno all’11,6%), M5S (6,5%) e Progetto Palermo (intorno al 6%). Sotto il 5% la lista di Sinistra Civica Ecologista, guidata dall’assessore uscente Giusto Catania. La quota restante va alla coalizione di Fabrizio Ferrandelli.
Al fronte Dem andranno cinque seggi. In testa per consensi il parlamentare nazionale Carmelo Miceli, che valica quota 2100 preferenze. Profilo seguito a ruota da Teresa Piccione, dal capogruppo uscente a Sala delle Lapidi Rosario Arcoleo e dal deputato regionale Giuseppe Lupo, a cui rosicchia qualcosa l’ex vicesindaco Fabio Giambrone.
Sono tre i seggi che spettano al Movimento 5 Stelle. Non cambia nulla dopo i riconteggi in casa pentastellata. Si avviano verso Sala delle Lapidi sia l’uscente Antonino Randazzo che la consigliera uscente Concetta Amella.
New entry della compagine pentastellata Giuseppe Miceli (792 – +9), che ha scavalcato nettamente nelle preferenze la capogruppo uscente Viviana Lo Monaco. L’esponente del M5S ha presentato nei giorni scorsi un esposto alla Procura della Repubblica in merito proprio alla candidatura dello stesso Giuseppe Miceli. Un atto firmato da alcuni attivisti e sul quale c’è stato uno scontro a distanza proprio fra Viviana Lo Monaco e il coordinatore della lista Steni Di Piazza.
Tre seggi anche per Progetto Palermo, con un seggio a parte che spetterà al candidato sindaco perdente Franco Miceli. Anche qui, si riconfermano i due consiglieri uscenti di Avanti Insieme,Valentina Chinnici e Massimo Giaconia, seguiti al momento da Mariangela Di Gangi.
Quattro invece i seggi che spettano alla lista di +Europa-Azione, unica a superare lo sbarramento fra le compagini messe in campo da Fabrizio Ferrandelli. Partito che si assesta intorno all’8%. Confermato ovviamente l’uscente Fabrizio Ferrandelli, così come Ugo Forello, che si riavvicina ma non abbastanza a Leonardo Canto. Seconda degli eletti in casa centrista invece Giulia Argiroffi.