Il gup di Palermo Fabrizio Anfuso ha condannato a oltre 350 anni di carcere 37 degli imputati, a vario titolo di mafia, estorsione e danneggiamento, del processo denominato Black Cat alle cosche delle Madonie. Il procedimento
si svolgeva in abbreviato. Le condanne vanno da 18 anni e 9 mesi a 2 anni.
Questi i condannati: Diego Rinella 16 anni e 6 mesi, Michele Modica 13 anni, Giuseppe Ingrao 9 anni, Filippo Colletti 11 anni, Vincenzo Medica 8 anni e 8 mesi, Diego Guzzino 8 anni e 8 mesi, Salvatore Sampognaro 8 anni e 8 mesi, Salvatore Palmisano 11 anni e 4 mesi, Giuseppe Libreri 11 anni e 6 mesi, Mario D’Amico 8 anni e 10 mesi, Antonino Fardella 9 anni e 4 mesi, Raimondo Virone 8 anni e 8, Massimiliano Restivo 9 anni e 6 mesi, Stefano Contino 13 anni e un mese, Gandolofo Interbartolo 14 anni e 9 mesi, Vincenzo Civiletto 9 anni e 2 mesi, Giovanni Muscarella 9 anni e 1 mese, Giacomo Li Destri 9 anni e un mese, Antonino Giuliano 2 anni, Giuseppe Rio 4 anni e 2 mesi, Silvio
Napolitano 6 anni, Vincenzo Calderaro 5 anni e 4, Ciro Guardino 3 anni, Giuseppe Vitanza 4 anni e 2 mesi, Francesco Bonomo 15 anni e 3 mesi, Antonino Maranto 18 anni e 9 mesi, Antonio Maria Scola 12 anni e 5 mesi, Saverio Maranto 11 anni e 6 mesi, Angelo Schittino 10 anni e 4 mesi, Salvatore Schittino 6 anni, Santo Bonomo 8 anni, Pietro Termini 5 anni, Giuseppe Scaduto 6 anni,v Vincenzo Sparacio 11, Mariano Parisi 11 anni, Vincenzo Vassallo
11 anni, Francesco Cerniglia 11 anni.
Sono stati invece assolti: Samuele Schittino, Salvatore Fatta, Pietro Liga, Nicolò Pandolfo, Francesco Lombardo, Salvatore Abbadessa, Michele Serraino, Calogero Sinagra, Santina Ingrao, Andrea Di Gangi, Rosario Libreri e Antonio Quattrocchi. E’ stato dichiarato il non doversi procedere per Marianna Bonomo e Giovanni Anzaldi.
Oltre 300 mila euro di risarcimenti alle parti civili sono stati disposti dal gup Fabrizio Anfuso nel processo in cui sono state condannate 39 persone arrestate nell’indagine Black cat sulla mafia della provincia di Palermo. L’ex sindaco di Cerda, Andrea Mendola, costituito parte civile con gli avvocati Salvino Caputo e Francesca Fucaloro, ha avuto una provvisionale immediatamente esecutiva di 140 mila euro con rinvio al giudice civile per la quantificazione dell’ulteriore danno subito.
Il primo cittadino era stato “minacciato e invitato a dimettersi per lasciare spazio a politici più vicini agli interessi di Cosa Nostra – dicono gli avvocati – e per raggiungere l’obiettivo avevano incendiato le autovetture intestate Mendola e alla moglie e creato in clima insostenibile di tensioni e preoccupazioni che hanno costretto il sindaco Mendola a rassegnare le dimissioni per salvaguardare la propria incolumità e quella della propria famiglia”. Risarcimenti anche per i Comuni che si sono costituiti parte civile con l’assistenza degli avvocati Ettore Barcellona e Francesco Cutraro. Ecco l’elenco: Alimena, Aliminusa, Caccamo, Casteldaccia, Caltavuturo, Campofelice di Roccella, Castellana Sicula, Cefalù, Cerda, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Lascari, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato, Sclafani Bagni, Termini Imerese, Trabia. Per Cerda disposta una provvisionale di centomila euro, diecimila euro per gli altri Comuni. Cinquemila euro per Addiopizzo e Centro Pio La Torre.
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