Renato Schifani e tutti gli altri imputati in questo troncone del processo Montante non rinunciano alla prescrizione ma si rimettono alle decisioni del tribunale. A darne notizia il quotidiano La Repubblica. Dunque tutto resta appeso alle decisioni del tribunale di Caltanissetta che lunedì prossimo sarà chiamato a confermare o meno la prescrizione per gli imputati. C’è infatti anzitutto da decidere se per i reati contestati non siano trascorsi i tempi per poter essere processati. La procura sostiene di no, i difensori degli imputati invece sì. A prescindere da come andrà l’impressione è che si possa consumare l’ennesimo scontro sul terreno “morale” della vicenda.
I legali di Schifani a Repubblica dicono: “Ci rimettiamo alle valutazioni del tribunale. Schifani aveva chiesto di essere giudicato con il rito immediato”. I pm Maurizio Bonaccorso, Claudia Pasciuti e Davide Spina si sono opposti all’ordinanza del tribunale di Caltanissetta sulla prescrizione. “Non ci sono i termini – è stato detto – per la prescrizione relativa al reato di concorso esterno in associazione a delinquere”. Schifani è imputato oltre che per concorso esterno anche per rivelazione di notizie riservate. E’ coinvolto nel maxi processo sul cosiddetto “Sistema Montante”.
La difesa del presidente della Regione è rappresentata dagli avvocati Roberto Tricoli e Sonia Costa. I due legali si sono opposti alla tesi dei pm secondo i quali il concorrente esterno (Schifani) dovrebbe rispondere in concorso con il promotore dell’associazione. Parliamo quindi di Antonello Montante, e quindi paradossalmente con la stessa pena prevista per i promotori, con conseguente allungamento dei termini di prescrizione. Per gli avvocati la prescrizione sarebbe invece già scattata come avevano detto i giudici del tribunale. La tesi prospettata dall’ufficio del pm secondo la difesa è “assolutamente infondata”.
Secondo il calcolo effettuato dalla Procura la prescrizione arriverebbe nel mese di ottobre del prossimo anno. Il capo ‘b’ del rinvio a giudizio viene contestato al presidente della Regione Renato Schifani, ad Angelo Cuva e ad Andrea Cavacece. All’udienza del 4 dicembre il presidente del collegio del tribunale di Caltanissetta aveva comunicato che, secondo un calcolo da loro effettuato già lo scorso 17 novembre, era arrivata la prescrizione per i tre imputati. Prescrizione già arrivata, invece, per singoli capi di imputazione contestati ai fratelli Salvatore e Andrea Calì.I due avrebbero bonificato dalle cimici alcuni veicoli e abitazioni di alcuni indagati tra cui lo stesso Montante. Prescrizione anche per il generale Arturo Esposito Ferrara per una fuga di notizie, stesso reato contestato a Maurizio Bernava ex segretario della Cisl. Prescrizione anche per un capo di imputazione contestato al colonnello dei carabinieri Giuseppe D’Agata.