I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Palermo, nell’ambito dell’esecuzione dei servizi d’istituto per verificare il rispetto della normativa nel settore del commercio a tutela della sicurezza del consumatore, hanno sottoposto a sequestro, nel corso di quattro distinte attività di servizio 238.660 accessori di vario genere.
Merce senza le necessarie indicazioni, assente anche il marchio CE
In particolare, al momento dell’accesso presso gli esercizi commerciali a Termini Imerese, Bagheria, Lercara Friddi e Petralia Sottana, i militari del gruppo di Termini Imerese, alla compagnia di Bagheria, alla tenenza di Cefalù e della tenenza di Corleone hanno rinvenuto tale merce non riportante, in forme chiaramente visibili e leggibili, le indicazioni minime in lingua italiana previste dalla normativa sull’etichettatura e sulla sicurezza dei prodotti, riguardanti le informazioni circa il luogo d’origine, il produttore/importatore, le istruzioni, le precauzioni e la destinazione d’uso, nonché il marchio CE che conferisce al prodotto il diritto alla commercializzazione, alla libera circolazione e all’utilizzazione nel territorio comunitario, attestandone la conformità agli standard di sicurezza imposti dall’Unione Europea.
Nel dettaglio, sono stati sottoposti a sequestro decorazioni pasquali (fiocchetti, nastri, addobbi per uova e dolci pasquali), prodotti per la persona (orecchini, brillantini, strass per unghie, elastici, fermacapelli, cerchietti) e materiale elettrico (torce led, torce flashlight e così via).
Verbali per oltre 10mila euro
Oltre al sequestro della merce, i quattro esercenti sono stati verbalizzati per l’irrogazione delle relative sanzioni amministrative previste dal codice del consumo, ammontanti complessivamente, nel massimo, a oltre 100mila euro.
Titolari attività segnalati a Camera di Commercio
I titolari delle attività sono stati, quindi, segnalati alla Camera di Commercio per gli adempimenti di competenza.
Continua l’attività della guardia di finanza diretta a contrastare in tutta la provincia palermitana la diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, contribuendo a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizione eque di concorrenza.
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