Primo via libera al salva Sicilia, la norma tanto attesa dalla regione per mettere in sesto i conti, rispondere ai rilievi della magistratura contabile e sbloccare le risorse paralizzate dal congelamento della parifica al rendiconto generale del 2020.
La Commissione Bilancio della Camera, presieduta dall’Onorevole Giuseppe Mangialavori di Forza Italia, ha, infatti, approvato il così detto emendamento salva Sicilia.
L’onorevole Tommaso Calderone, deputato nazionale di Forza Italia, aveva presentato un emendamento mirato a spalmare in dieci anni, anziché in tre, il debito di 866 milioni di euro contestato dalla Corte dei Conti, in modo da risolvere tutti i problemi finanziari della Regione.
L’emendamento è stato riscritto dai relatori, tra cui l’onorevole Roberto Pella di Forza Italia, primo firmatario. Grazie al lavoro sinergico con il Governo Regionale, è stato possibile giungere alla prima approvazione.
Si tratta solo di un passaggio intermedio. La norma dovrà avere il via libera anche dalle due Camere insieme alla finanziaria nazionale
Così come sancito dallo stesso emendamento appena approvato, la Regione Siciliana è autorizzata a ripianare in quote costanti, in dieci anni a decorrere dall’esercizio 2023, il disavanzo 2018 e le relative quote di disavanzo non recuperate alla data del 31 dicembre 2022.
Si supera, così, l’obiezione della Corte dei Conti che non ha parificato il bilancio consuntivo 2020 della Regione siciliana e ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale ritenendo illegittima la spalmatura in dieci anni del disavanzo di 2,2 miliardi fatta tre anni fa dall’ex governo Musumeci. Per i giudici quella spalmatura andava fatta in tre anni ritenendo che serviva una legge e non un decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri. Inoltre, i giudici hanno contestato che il riparto fu fatto comunque prima dell’accordo con lo Stato e quindi della firma del dlgs. Una questione tecnico legale che viene superata dalla legge, una volta approvata in via definitiva. Se la norma passata in commissione troverà approvazione e diverrà legge, in base a questa la Sicilia effettuare la ‘spalmatura’ con il bilancio di previsione 2023 in approvazione a fine gennaio e farà venir meno il contenzioso.
“Ho sentito forte il dovere di fare qualcosa per risolvere una situazione difficile per la mia Regione che avrebbe avuto pesanti ricadute su tutti i Siciliani – ha affermato l’onorevole Tommaso Calderone – siamo riusciti, con l’approvazione dell’emendamento cosiddetto Salva Sicilia, a risolvere i pressanti problemi finanziari della Regione. Ringrazio la Commissione Bilancio, con in testa il Presidente Mangialavori e il mio Partito per l’impegno sinergico che ha portato a questo importante risultato”.