Palermo

Il primo novembre via ai vaccini in Sicilia per il virus sinciziale, a chi spetta, come saranno fatti e dove

Anche in Sicilia dal primo novembre partirà la campagna di vaccinazione per il virus sinciziale, una delle maggiori cause di ospedalizzazione, anche in terapia intensiva, tra i più piccoli, con casi di bronchioliti e polmoniti tra neonati e bambini nel primo anno di vita. Venerdì scorso si è tenuta una riunione al Dasoe (Dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico) dove è stato confermato che sono in arrivo le dosi e che da novembre tutti avranno la possibilità di essere immunizzati.

Il vaccino

Dopo anni di ricerca è infatti disponibile l’anticorpo monoclonale Nirsevimab-Beyfortus, utilizzato per la cura delle infezioni di virus respiratorio sinciziale. Si tratta di una fiala da inoculare in un’unica soluzione e che avrà una copertura di circa 6 mesi, ovvero fino alla fine della stagione epidemica del virus. Si tratta di un nuovo farmaco che è stato autorizzato dall’Aifa, c’erano state delle polemiche perchè all’inizio pare che la Sicilia non rientrasse tra le regioni destinatarie del vaccino. Il presidente Renato Schifani, polemizzando con Roma perchè questo è un farmaco considerato non salvavita e quindi non rimborsabile, ha comunque deciso di procedere autonomamente, acquistando le dosi necessarie.

Chi dovrà essere vaccinato e come funziona

Saranno vaccinati tutti i nati dal primo novembre in poi prima delle dimissioni dall’ospedale. Potranno beneficiare di questo tipo di immunizzazione tutti i bambini nati dall’1 gennaio 2024 presso i centri vaccinali dell’Asp di Palermo o presso i pediatri di libera scelta, alle quali saranno recapitate le dosi. Insomma, tutti i neonati e bimbi da 0 a 1 anno, dovrebbero essere coperti e non correre rischi.

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Corsello: “Passo avanti importantissimo”

“Si tratta di un passo avanti importantissimo, finalmente abbiamo un’arma per combattere questo virus – dice Giovanni Corsello, Direttore Dipartimento di Pediatria Università di Palermo -. Fino ad ora avevamo un monoclonale che utilizzavamo soltanto per i bambini considerati a rischio, si doveva somministrare una volta al mese ed era poi molto costoso. Con questo nuovo farmaco invece siamo ad una svolta. Speriamo di non vedere più le terapie intensive pediatriche piene a causa di bronchioliti. Il vaccino per questo virus è assolutamente sicuro, testato, non ha effetti collaterali e garantisce ottimi risultati”.

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