Prove generali di vampe di San Giuseppe a Palermo. Come ogni anno, giunti nei pressi del 19 marzo, in città si verifica la composizione di cataste di legname più o meno grandi a cui, alcune persone, decidono di dare fuoco. Un comportamento che, soprattutto nei quartieri popolari, rischia di creare danni a cose o persone. Nei giorni scorsi, si è tenuto anche un vertice in Prefettura per affrontare al meglio il problema.

Catasta di legno bruciata a Brancaccio

L’onomastico di San Giuseppe dista infatti ancora nove giorni. Eppure i soliti incivili hanno deciso di attivarsi con largo anticipo. Così, si è verificato il primo incendio ad una catasta di legno. Più precisamente, l’episodio è avvenuto in via Galvani, strada posta nella zona di Brancaccio, in II Circoscrizione. Sul posto infatti, intorno alle 17.30 di ieri (domenica 10 marzo), alcune persone hanno appiccato le fiamme ad una enorme catasta di legno e rifiuti ingombranti sostenuta da dei contenitori dell’immondizia. Il fuoco è stato subito notato da alcuni residenti della zona, i quali hanno prontamente avvisato il centralino del 112. Sul posto è giunto successivamente il personale dei vigili del fuoco, che ha prontamente spento il rogo sul nascere.

“Ammasso di rifiuti segnalato più volte”

Un episodio che deve far riflettere in vista dei prossimi giorni. In II Circoscrizione infatti sono state notate altri ammassi sospetti di rifiuti sospetti. “Si assiste all’accumulo di legname per costruire le classiche vampe di San Giuseppe. Quella catasta di legno è stata più volte segnalata dalla Circoscrizione e dai cittadini – dichiara il consigliere di quartiere Pasquale Tusa -. Girano voci che la catasta sia stata tenuta in piedi da alcuni contenitori dell’immondizia trafugati dai luoghi di competenza. Una tradizione che va avanti fra ignoranza e pericolose abitudini. Mi auguro che non succeda nulla di grave e che si possa mettere la parola fine su un comportamento vestigiale che ormai avviene ogni anno“.

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